Manovra 2023: Bankitalia avverte, l'economia italiana in affanno e obiettivi più complessi
2024-11-05
Autore: Chiara
Secondo i recenti report della Banca d'Italia, l'attività economica italiana fatica a decollare e si prevede che la crescita del prodotto per il biennio 2024-25 sarà più difficile da raggiungere. Il vice capo del dipartimento Economia e Statistica, Andrea Brandolini, durante un'audizione sulla manovra finanziaria, ha rimarcato come la situazione attuale richiederà interventi strategici per stimolare la ripresa economica. La riduzione dei tassi di interesse e l'aumento del potere d'acquisto delle famiglie potrebbero rappresentare un supporto, ma l'assenza di un'accelerazione significativa dell'economia a fine anno preoccupa.
In un contesto dove si operano tagli alle detrazioni fiscali, Brandolini ha anche messo in guardia sugli effetti delle soglie fisse per i redditi, che potrebbero creare disuguaglianze nel prelievo fiscale. La proposta di un tetto alle detrazioni basato sul reddito lordo potrebbe aiutare a evitare salti improvvisi nelle aliquote marginali effettive, una questione che richiede maggiore attenzione.
Bankitalia ha previsto un fabbisogno di medici del 30% nei prossimi dieci anni, sottolineando la necessità di un potenziamento significativo dei servizi sanitari, soprattutto nel Mezzogiorno. Le statistiche mostrano che oltre 27.000 medici e 24.000 infermieri potrebbero lasciare il lavoro negli anni a venire, a causa dell'invecchiamento del personale. Riguardo alla riforma fiscale, l'ufficio parlamentare di bilancio ha messo in evidenza una complessità che potrebbe confondere i contribuenti, poiché varie misure interagiscono tra loro in modo non lineare.
Inoltre, la manovra economica prevede un aumento dei finanziamenti per la sanità, anche se non in misura sufficiente a coprire un inevitabile aumento della spesa. La spesa sanitaria, pur faticando a tenere il passo, si prevede che tornerà ai livelli pre-pandemia entro il 2026.
Uno studio Istat ha rivelato che nel 2025, ben 2,4 milioni di lavoratori godranno di nuovi benefici dal taglio del cuneo fiscale, che porterà il totale dei beneficiari a 17,4 milioni. Tuttavia, 500.000 lavoratori potrebbero perdere il beneficio, evidenziando le sfide di una riforma fiscale che cerca di bilanciare le necessità dei vari gruppi.
In un bilancio complessivo positivo, si segnalano anche effetti incoraggianti sul sistema pensionistico, grazie alle misure pensate per attenuare le pressioni inflazionistiche e sostenere i pensionati in difficoltà. Infine, nonostante le rilevazioni macroeconomiche siano modeste, vi è la speranza di una leggera ripresa a fine anno, sebbene gli esperti avvertano di rimanere cauti, poiché molte incognite rimangono all'orizzonte.