Il Bonus Bollette 2025 rappresenta una misura cruciale per sostenere le famiglie italiane, messe a dura prova dall'aumento incessante dei costi delle utenze domestiche. Anche se l'iniziativa è progettata per coloro con un ISEE inferiore a 25.000 euro, emergono polemiche riguardo a diverse esclusioni.

Per ottenere il beneficio, è essenziale presentare una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e avere un ISEE aggiornato. Gli importi variano in base alla fascia di reddito: le famiglie con un reddito al di sotto dei 9.530 euro possono contare su un aiuto maggiore, mentre quelle con un reddito compreso tra 9.530 e 25.000 euro riceveranno un sostegno più limitato.

Tuttavia, non tutte le famiglie sono destinate a ricevere il bonus. In particolare, coloro che non riescono a presentare la DSU o coloro il cui ISEE è basso ma non rientra nelle categorie vulnerabili previste dalla normativa, si troveranno esclusi dall'aiuto. Questa situazione solleva interrogativi sulla vera efficacia del bonus nel raggiungere le famiglie più bisognose.

Inoltre, molti esperti e attivisti chiedono al governo di rivedere i criteri di inclusione affinché nessuno rimanga indietro. Sono in particolare i lavoratori precari e le famiglie monoreddito a sollevare preoccupazioni, poiché potrebbero non qualificarsi nemmeno con un ISEE basso a causa della loro situazione lavorativa instabile.

Il governo deve agire con urgenza per migliorare l'inclusività del bonus, garantendo che le famiglie in difficoltà non siano escluse dai sostegni, ma piuttosto abbiano accesso a un supporto vitale in un periodo economico così difficile.