
Il Riarmo dell'Unione Europea: Sostenibilità e Sicurezza Possono Coesistere
2025-03-18
Autore: Marco
L'Europa sta affrontando una fase critica nella sua storia geopolitica. Con l'intensificarsi delle tensioni globali e la persistente aggressione della Russia in Ucraina, diventa sempre più evidente che la sicurezza e la difesa della sovranità europea non possono più essere affidate a paesi terzi. In risposta a questa situazione, l'Unione Europea ha avviato da tempo un processo di rafforzamento del suo settore della difesa. Tuttavia, gli investimenti attualmente previsti si rivelano insufficienti.
Un segnale positivo è rappresentato dal piano di acquisti congiunti e investimenti da 1,5 miliardi di euro, implementato due anni fa per stimolare il commercio intraeuropeo. Tuttavia, l'industria della difesa rimane profondamente frazionata: l'Europa produce ben 17 modelli di carri armati, 29 di fregate e 20 di aerei da caccia, rendendo difficile ottimizzare risorse e tecnologie.
Il Paradosso dell'Acquisto di Armi Americane
Negli ultimi anni, si è assistito a un incremento significativo nell'acquisto di armi dagli Stati Uniti, che nel 2023 ha rappresentato circa il 60% degli armamenti in dotazione agli stati europei. La Commissione Europea ha stimato che l'«era del riarmo» richiederà circa 800 miliardi di euro in investimenti, una cifra che andrà oltre le sole risorse pubbliche necessitando di un maggiore coinvolgimento del capitale privato. Tuttavia, l'introduzione di criteri ESG (Ambientali, Sociali e di Governance) ha spinto molti investitori a escludere la difesa dai loro portafogli, creando un conflitto apparente tra la necessità di sicurezza e quella di transizione sostenibile.
Contrariamente a quanto si possa pensare, la regolamentazione ESG non vieta il finanziamento dei settori della difesa. Tuttavia, un'interpretazione restrittiva da parte degli investitori ha reso difficile per molte azienda del settore, in particolare le piccole e medie imprese, accedere al finanziamento. La difesa, essendo un pilastro della sovranità, diventa essenziale per qualsiasi percorso verso la sostenibilità globale.
L'Investimento nella Difesa come Opportunità Economica
Investire nel settore difensivo non è solo una questione di sicurezza, ma anche un'opportunità per incentivare l'economia e promuovere innovazioni tecnologiche. Storicamente, ogni euro speso in difesa ha generato un aumento del PIL compreso tra 0,6 e 1,2 euro, contribuendo alla creazione di posti di lavoro e alla crescita di settori strategici come l'aerospazio, la cybersecurity e l'intelligenza artificiale. Molti dei più significativi progressi tecnologici, da Internet al GPS, sono nati grazie a investimenti in ambito difensivo.
Strategie per Attrare Investimenti Privati
Come possiamo attrarre capitali privati nel settore della difesa europea? È necessario implementare azioni concrete a più livelli:
1. **Normativa Chiara e Incentivi**: L'UE deve stabilire linee guida inclusive che considerino la difesa un settore legittimo per gli investimenti ESG. Questo potrebbe includere una revisione della tassonomia della finanza sostenibile.
2. **Fondi di Investimento Dedicati**: La creazione di eurobond per la difesa, supportati dalla Banca Europea per gli Investimenti, potrebbe essere un ottimo modo per attrarre capitali privati.
3. **Strumenti Finanziari Innovativi**: L'emissione di titoli di debito specifici per la difesa potrebbe facilitare il coinvolgimento di investitori istituzionali.
4. **Strumenti di Risparmio per i Privati**: Simili ai Bot francesi per la difesa, il lancio di prodotti di risparmio dedicati potrebbe stimolare così il settore.
5. **Focus su Tecnologie a Doppio Uso**: Investire in tecnologie che abbiano applicazioni sia civili che militari può alleviare il conflitto etico per gli investitori, rendendo attraente il settore difensivo senza compromettere i principi ESG.
Il futuro della difesa europea richiede scelte audaci e una nuova visione strategica. Solo investendo nell'autonomia europea e mobilitando il capitale privato potremo garantire una difesa forte e sostenibile per il continente.