Il ministero della Difesa russo ha annunciato che le forze russe sono in azione "in tutte le direzioni" per respingere l'invasione ucraina nella regione di Kursk, avendo finora liberato 800 chilometri quadrati, pari a oltre il 60% del territorio occupato. Questa offensiva si è intensificata nelle ultime settimane, contribuendo a un aumento delle tensioni tra i due paesi.

Oggi, il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo iraniano Massoud Pezeshkian firmeranno in Russia una "partnership strategica globale", un passo significativo nell'alleanza tra Russia e Iran, entrambi colpiti da sanzioni internazionali. Questo legame rafforzato tra Mosca e Teheran ha come obiettivo quello di contrastare l'influenza statunitense, accrescendo la loro cooperazione su questioni di rilevanza mondiale, dal Medio Oriente al conflitto ucraino.

Secondo fonti russe, i nemici subiscono perdite notevoli e si ritirano malgrado il rinforzo con riserve aggiuntive. Nonostante ciò, le forze ucraine stanno continuando a difendere le loro posizioni e sono state segnalate azioni aeree russe che hanno colpito diverse città ucraine, in particolare Kharkiv e Kiev, con l'intercettazione di oltre 33 droni kamikaze.

Il vicepremier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha espresso ottimismo sulla possibilità di una fine delle ostilità entro il 2025, auspicando una soluzione pacifica che garantisca l'indipendenza dell'Ucraina e l'assenza di ulteriori attacchi da parte della Russia. Tajani ha proposto un incontro internazionale di pace, invitando diverse potenze globali per mediare un accordo duraturo.

Intanto, il Comitato investigativo della Federazione Russa ha messo in lista di ricercati 589 mercenari stranieri attivi nelle forze armate ucraine, segnalando una crescente attenzione alla presenza di combattenti stranieri nel conflitto. Più di 845 stranieri da 55 nazioni sono coinvolti nell'indagine, sollevando interrogativi sulle influenze esterne nella guerra.

In un importante sviluppo diplomatico, l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone ha assunto la presidenza del Comitato militare della NATO, diventando così il principale rappresentante militare dell'Alleanza e portavoce su tutte le questioni riguardanti la sicurezza europea.

Nel contesto della guerra, la polizia ucraina ha effettuato oltre 200 perquisizioni per combattere il tentativo di alcuni uomini di eludere la leva militare. Questo è un indicativo chiaro delle difficoltà interne che l'Ucraina sta affrontando per mantenere il supporto alla difesa del paese.

Infine, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha conferito onorificenze ai funzionari italiani in riconoscimento del supporto ricevuto, sottolineando l'importanza della cooperazione tra i due Stati. Il clima politico internazionale rimane teso, ma le speranze di una mediazione e di una fine delle ostilità continuano a essere espresse dai leader coinvolti.