In una mossa sorprendente, il presidente tunisino Kais Saied ha annunciato il licenziamento del primo ministro Kamel Madouri, un tecnico che aveva preso le redini del governo solo lo scorso agosto. Al suo posto, Saied ha nominato Sarra Zaafrani Zenzri, fino ad oggi ministra delle Infrastrutture, in una decisione che ha lasciato la nazione a bocca aperta.

La presidenza di Cartagine ha pubblicato un breve comunicato sulla sua pagina ufficiale, senza fornire motivazioni dettagliate per questo cambiamento radicale. Tuttavia, la nomina di un nuovo ministro delle Infrastrutture, Salah Al-Zawary, accompagna questa ristrutturazione governativa.

Questa non è la prima volta che Saied compie un passo drastico nel suo governo. Solo il 6 febbraio scorso, il presidente aveva licenziato nel cuore della notte il ministro delle Finanze, Sihem Boughdiri Nemsia, sostituendolo con il magistrato Michket Slama Khaldi, un atto che ha suscitato preoccupazioni tra gli investitori e la popolazione per la stabilità della Tunisia.

Con la recente nomina di Zenzri, che è la prima donna a ricoprire il ruolo di primo ministro in Tunisia, molti si chiedono quale direzione prenderà il paese in un periodo di incertezze politiche ed economiche. Gli analisti avvertono che mentre la nomina di una donna in una posizione di alto profilo può rappresentare un passo avanti per i diritti delle donne, la mancanza di chiarezza sulle politiche future lascia il paese in uno stato di precarietà.

La Tunisia, che ha già affrontato una serie di sfide negli ultimi anni, tra cui la crisi economica e le tensioni sociali, si trova ora ad affrontare un nuovo capitolo della sua storia politica. Riuscirà il nuovo governo a guidare la Tunisia verso un futuro più stabile e prospero? Le prossime settimane saranno cruciali per osservare le reazioni della popolazione e degli esperti.