Il terremoto devastante che ha colpito il Myanmar ha ora un bilancio tragico: 2.056 persone hanno perso la vita e oltre 3.900 sono rimaste ferite. La giunta militare ha dichiarato una settimana di lutto nazionale in seguito a questo evento catastrofico. Un portavoce dell'esercito ha comunicato che 270 persone risultano ancora disperse, tre giorni dopo il forte terremoto di magnitudo 7,7 che ha colpito il Paese venerdì scorso.

Le conseguenze del terremoto non si sono fermate ai confini del Myanmar: sono infatti salite a 19 le vittime registrate a Bangkok, in Thailandia, dove un grattacielo in costruzione è crollato a causa del sisma. I soccorritori volontari del gruppo Fire and Rescue Thailand hanno confermato l'entità della tragedia, sottolineando le difficoltà nel trovare sopravvissuti nelle macerie. La vicegovernatrice di Bangkok, Tavida Kamolvej, ha espresso scetticismo riguardo a eventuali superstiti sotto le macerie del grattacielo crollato.

Notizie incoraggianti giungono da Mandalay, città vicina all'epicentro del terremoto, dove quattro persone, tra cui una donna incinta e una bambina, sono state portate in salvo dalle macerie di edifici distrutti. La notizia è stata riportata dall'agenzia di stampa cinese Xinhua. Inoltre, segnali di vita sono stati individuati anche sotto le macerie del grattacielo a Bangkok, dando speranza di ulteriori salvataggi.

Questo tragico evento ha scosso non solo il Myanmar ma anche la regione circostante, sollevando interrogativi sulla preparazione e la risposta alle calamità naturali. Le autorità locali stanno intensificando sforzi di soccorso e assistenza per le popolazioni colpite, mentre la comunità internazionale segue attentamente gli sviluppi in corso con offerte di aiuto. La situazione continua a evolversi, e resta alta la preoccupazione per le persone ancora disperse.