Sorpresa Rottamazione quinquies: Tutto ciò che devi sapere
2024-11-14
Autore: Maria
La rottamazione delle cartelle fiscali torna a sorpresa con la proposta della "rottamazione quinquies" inclusa negli emendamenti al Dl 155/2024 Legge di Bilancio. La motivazione principale di questa iniziativa è l'urgenza del governo di recuperare circa 100 milioni di euro, cifra stimata come il mancato incasso dalla precedente rottamazione, e rispondere alle richieste di aiuto da parte di molti contribuenti che, pur avendo aderito alla "rottamazione quater", non sono stati in grado di pagare le rate. Questo potrebbe esporre un gran numero di cittadini al rischio di pignoramenti su salari, conti correnti, case e auto.
Come funziona la rottamazione quinquies
Secondo le prime indiscrezioni, la nuova misura prevede la riapertura della precedente rottamazione, inglobando debiti accumulati dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, con l'aggiunta del periodo dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2024. In questo modo, i debiti non inclusi nella rottamazione quater potranno essere finalmente saldati. Le modalità di pagamento rimangono simili a quelle già adottate: sarà possibile pagare il debito con uno sconto significativo sulle sanzioni e sugli interessi, fissato in un forfait del 5%, a fronte del pagamento integrale delle imposte dovute. I contribuenti avranno l'opzione di saldare l'intero importo entro il 31 luglio 2025 o di suddividere il pagamento in 18 rate, con il primo pagamento necessario entro la stessa data e le successive rate che comporteranno un interesse del 2%.
Le imposte che possono rientrare nella rottamazione quinquies includono l’Irpef, l'Iva, le imposte di registro, le multe stradali, il bollo auto e le tasse locali, accompagnate dall'annullamento di sanzioni e interessi per ritardata iscrizione a ruolo. I Comuni avranno la facoltà di decidere autonomamente se applicare la rottamazione anche alle ingiunzioni fiscali e agli accertamenti esecutivi.
Quali potrebbero essere le conseguenze?
Tuttavia, questa nuova opportunità di sconto fiscale per i contribuenti potrebbe influenzare negativamente gli equilibri della finanza pubblica, comportando problematiche per la stabilità dei conti governativi. È importante notare che sono in discussione ulteriori misure, tra cui il ravvedimento speciale per le dichiarazioni fiscali chiuse recentemente e relativi anni precedenti, con una sanzione ridotta a un diciottesimo. Si parla anche di possibilità di rateizzazione degli acconti fiscali e previdenziali per i liberi professionisti con un fatturato fino a 170.000 euro nel 2023.
Una novità significativa è la proposta di cartolarizzazione del credito, che attualmente ammonta a circa 1.247 miliardi di euro in cartelle fiscali, multe e contributi non pagati. Questi crediti saranno gestiti da un soggetto pubblico per facilitarne la riscossione.
Per Francesco Cataldi, presidente dell'Unione Giovani Dottori Commercialisti, la "rottamazione quinquies" rappresenta un approccio ricorrente negli ultimi otto anni, evidenziando che l'opzione offerta ai contribuenti rimane invariata: pagando a partire da luglio 2025, i debitori potranno estinguere le imposte senza dover sostenere interessi di mora o sanzioni, ma solo versando le imposte dovute.
Critiche e proposte di riforma
Mentre la misura potrebbe certamente alleviare le difficoltà dei contribuenti, Cataldi avverte che la reiterazione di tali misure straordinarie potrebbe disincentivare il rispetto delle scadenze fiscali da parte di alcuni contribuenti. La costante proposta di queste soluzioni straordinarie potrebbe indicare la necessità di una riforma più profonda nel sistema di riscossione dei tributi.