Finanze

Manager: Firmato il Nuovo Contratto che Porta gli Stipendi a 85mila Euro!

2024-11-14

Autore: Matteo

Dopo un'attesa di grande interesse da parte del settore, Confindustria e Federmanager hanno finalmente siglato il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per i dirigenti dell'industria. Questo accordo non si limita a un semplice adeguamento salariale, ma ridefinisce anche i rapporti tra manager e aziende, creando un equilibrio che tiene conto delle esigenze economiche e personali.

Il nuovo contratto prevede un aumento complessivo del 13% entro il 2026, con un incremento del trattamento minimo da 75mila a 85mila euro. Un primo step è previsto già dal 2025, con un aumento a 80mila euro. Questo adeguamento rappresenta un cambiamento significativo che punta a rafforzare la posizione dei dirigenti all'interno del tessuto economico italiano.

Un nuovo approccio alla retribuzione collegato alla performance

Una delle novità chiave di questo accordo è l'intenzione di legare una parte della retribuzione ai risultati raggiunti. Non si premia solo il ruolo, ma il contributo reale di ciascun manager. Questo approccio sta trasformando il modello retributivo, enfatizzando l'importanza della performance individuale e il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Un cambio di paradigma che potrebbe avere un impatto positivo sulla motivazione dei dirigenti, promuovendo una cultura aziendale orientata ai risultati.

Il welfare aziendale: un elemento fondamentale

Oltre ai miglioramenti salariali, il contratto introduce importanti novità in ambito welfare, con un focus particolare su previdenza e sanità integrativa. È previsto un aumento del contributo aziendale al fondo pensionistico Previndai, rafforzando così la sicurezza economica a lungo termine dei dirigenti.

Inoltre, il fondo Fasi amplierà le prestazioni rimborsabili, offrendo nuove coperture sanitarie e facilitando l'accesso a servizi medici di alta qualità, un aspetto vitale per la salute e il benessere dei manager e delle loro famiglie. Saranno disponibili anche nuovi fondi tramite Fondirigenti per supportare la formazione continua e avanzare politiche attive nel lavoro.

Equità salariale: una questione cruciale

Il nuovo accordo affronta anche l'equità salariale tra uomini e donne nei ruoli dirigenziali, un tema sempre più rilevante nel panorama attuale. Con questo rinnovo, si fa un passo decisivo verso la parità, non più solo un principio, ma una realtà tangibile nelle scelte contrattuali. L'impegno per salari trasparenti e opportunità eque per tutti rappresenta un passo avanti fondamentale.

Genitorialità e lavoro: l'ora della flessibilità

Infine, il tema della genitorialità trova grande spazio nel nuovo contratto. L'indennità per i congedi parentali aumenterà al 100%, superando il limite dell'80% previsto dalla legge, offrendo così un significativo supporto economico a quei dirigenti che scelgono di prendersi cura della propria famiglia.

In aggiunta, il contratto prevede la possibilità di mantenere un collegamento attivo con l'azienda durante il congedo, facilitando un ritorno al lavoro più agevole e integrato. Queste misure non solo sosterranno i manager durante i periodi di congedo, ma contribuiranno anche a promuovere un ambiente di lavoro più inclusivo e comprensivo.

Questo nuovo contratto rappresenta non solo un avanzamento economico, ma anche un vero e proprio cambiamento culturale per il mondo del lavoro dei dirigenti, segnando la direzione futura per le aziende italiane.