La straordinaria rinascita di Alessia: il farmaco che ha cambiato tutto
2024-11-03
Autore: Chiara
Alessia Corvaia è una vera guerriera. La sua lotta per ottenere un trattamento per l'atassia di Friedreich, una malattia neurodegenerativa ereditaria, è stata lunga e faticosa. Dopo quasi un anno di battaglie con le istituzioni, tra telefonate, email e persino contatti con la premier Giorgia Meloni, Alessia ha finalmente visto i frutti del suo impegno: l’approvazione da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) dello Skyclars, un farmaco già in uso negli Stati Uniti e in altri Paesi europei.
La terapia è iniziata quasi un mese fa e le aspettative erano alte, ma anche accompagnate da ansia. Come sta Alessia ora? "All’inizio è stata un'esperienza difficile - racconta la mamma -. I primi dieci giorni sono stati davvero pesanti: Alessia ha sofferto di forti emicranie, nausea, dolori addominali e giramenti di testa che l’hanno messa ko".
Ma Alessia, che ha 22 anni e frequenta il corso di Psicologia, non si lascia abbattere. Nonostante la consapevolezza che il farmaco non porterà a una guarigione definitiva, continua a combattere con determinazione, osservando con speranza i piccoli miglioramenti nel suo stato di salute. "Adesso, fortunatamente, sta meglio - prosegue la madre -. Anche se non abbiamo notato grandi cambiamenti, Alessia riesce a rimanere in piedi un po' più a lungo quando si appoggia". Ogni piccolo progresso è un motivo per continuare a lottare, sostenuti dalla famiglia e dagli amici che non l'hanno mai lasciata sola in questa dura battaglia. "La nostra speranza è di vedere ulteriori miglioramenti - conclude la madre -. Alessia ha appena iniziato la terapia (9 ottobre, ndr) e sappiamo che il farmaco non guarisce, ma vederla stare meglio sarebbe già una grande vittoria. Siamo in attesa della futura cura genica che potrà effettivamente risolvere il problema della malattia di mia figlia".
Il sogno di incontrare Giorgia Meloni
Nel frattempo, Alessia nutre la speranza di incontrare Giorgia Meloni. Prima dell'inizio della terapia, la giovane ha inviato una lettera alla premier esprimendo il desiderio di conoscerla di persona. "Ora guardo al futuro con ottimismo e avverto un barlume di luce dove prima c'era solo oscurità - ha scritto nella sua missiva, con il consueto sorriso e la voglia di aiutare gli altri. Voglio laurearmi in Psicologia e diventare utile per le persone che hanno bisogno, voglio dare supporto a chi si trova ad affrontare difficoltà simili alle mie".
La storia di Alessia è un esempio di resilienza e speranza, non solo per lei ma per tutti coloro che combattono contro malattie rare. Il suo percorso dimostra che con determinazione e il giusto supporto, è possibile affrontare anche le sfide più dure. Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti sulla sua straordinaria avventura!