Sport

Imane Khelif denuncia: le controverse accuse e la posizione del Cio

2024-11-06

Autore: Marco

Imane Khelif, la pugile argelina che ha conquistato l'oro olimpico nella categoria dei pesi welter ai Giochi di Parigi 2024, sta affrontando una tempesta mediatica. La vincitrice è al centro di una disputa sull'idoneità di genere, avviando un'azione legale contro i media per la diffusione di informazioni private riguardanti la sua cartella clinica. Negli ultimi giorni, sono emerse notizie non verificate riguardo ai suoi cromosomi, suggerendo che avesse cromosomi XY, il che ha sollevato interrogativi sulla sua idoneità a competere nella categoria femminile.

La Khelif ha avuto una prestazione impressionante, sconfiggendo la pugile italiana Angela Carini, che si è ritirata dall’incontro dopo soli 46 secondi, affermando di "non aver mai sentito un pugno come questo". La polemica ha ulteriormente preso piede a causa di dichiarazioni contrastanti da parte dell'International Boxing Association (Iba), che l'aveva squalificata dai Campionati del mondo dell'anno precedente per presunti problemi di idoneità di genere, un episodio che ha fatto di Khelif un simbolo di una battaglia più ampia per i diritti e l'inclusione nello sport.

Il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) ha espresso la sua posizione, confermando che Khelif ha rispettato i criteri di ammissibilità, e ha avvertito di non rilasciare ulteriori dichiarazioni in merito finché l'azione legale è in corso. Un portavoce del Cio ha dichiarato: "Khelif ha gareggiato nella boxe femminile per molti anni, e tutti gli atleti ai Giochi di Parigi 2024 hanno soddisfatto i requisiti previsti".

Il Cio si dice preoccupato dagli abusi e dalle molestie online a cui Khelif è stata sottoposta, affermando di attuare misure per garantire la protezione dei diritti umani di tutti gli atleti. Khelif, commentando la sua vittoria, ha affermato: "Non c'è dubbio che ci siano nemici del mio successo, ma il sostegno che ricevo mi dà la forza di affrontare queste avversità".

Questo episodio non solo mette in discussione l'inclusione delle atlete transgender e intersex nello sport, ma solleva anche interrogativi importanti sull'integrità e il rispetto del diritto di esprimere la propria identità. Mentre la battaglia legale si dipana e l'attenzione mediatica cresce, Khelif continua a rappresentare una nuova era di sfide e conquiste nel mondo dello sport.