Santo Romano ucciso a San Sebastiano al Vesuvio: la famiglia difende la sua memoria
2024-11-15
Autore: Francesco
Dopo la diffusione di un video che cattura gli ultimi momenti di Santo Romano, tragicamente ucciso a San Sebastiano al Vesuvio, i legali della famiglia, Marco De Scisciolo e Luigi Cavaliere, hanno espresso un forte rifiuto alla pubblicazione del filmato. In una dichiarazione ufficiale, hanno detto: «La famiglia di Santo Romano ha appreso con enorme indignazione e dolore la diffusione del video e dei sottotitoli associati. Al momento non esistono prove concrete che dimostrino che Santo abbia mai lanciato una pietra contro alcuno, specialmente contro colui che lo ha ucciso in modo brutale con un colpo di pistola».
I legali hanno inoltre evidenziato un passaggio del video in cui si vede Santo Romano muovere le braccia, descritto dalla polizia come un gesto come se volesse lanciare qualcosa. Tuttavia, ribadiscono, «non c’è alcuna prova che sia mai stata lanciata una pietra». Questo aspetto è ancora più grave considerando la legge italiana, che condanna severamente l’uso della violenza, soprattutto quando si tratta di spari con arma da fuoco.
L'omicidio di Santo ha sollevato un’ondata di proteste nella comunità locale, richiedendo giustizia e verità. La famiglia chiede che venga fatta chiarezza sulla vicenda e che gli eventuali responsabili rispondano delle loro azioni. Questo tragico evento ha riacceso il dibattito sul tema della violenza giovanile e delle conseguenze drammatiche che può avere. La gente si chiede: fino a quando dovremo tollerare questa cultura della violenza? La comunità si unisce nella speranza di un futuro in cui episodi simili non si ripetano mai più.