L'Italia è in allerta per un preoccupante incremento dei furti d'auto. Negli ultimi anni, questo fenomeno ha mostrato una crescita allarmante, con un aumento del 7% nel 2023 rispetto all'anno precedente. Secondo i dati, sono stati rubati 131.679 veicoli, un numero che evidenzia la gravità della situazione. Analizzando un arco temporale più ampio, dal 2013 a oggi, il totale dei veicoli rubati supera il milione e 550mila, ma soltanto 609mila sono stati restituiti ai legittimi proprietari. La maggior parte dei veicoli desaparecidos, cioè quasi 940mila, risulta irrecuperabile e molti di essi sono stati dirottati verso mercati esteri o smontati per pezzi da usare nel lucrosissimo mercato nero dei ricambi.

L'analisi dettagliata del fenomeno è stata condotta nel 'Dossier sui furti di veicoli 2024', realizzato da LoJack Italia, un'azienda leader nel settore Automotive. Questo rapporto rivela un panorama inquietante: i ladri non solo rubano automobili, ma spesso le smontano pezzo per pezzo, sontuosamente alimentando un mercato sotterraneo sempre più ricco e pericoloso. Tra i veicoli più ambiti dai ladri ci sono SUV e auto di lusso, che raggiungono prezzi stratosferici nel mercato dei ricambi.

Ma come funziona esattamente il mercato dei pezzi di ricambio rubati? I pezzi maggiormente richiesti comprendono motori, cambi e sistemi di navigazione, beni che possono essere rivenduti a una frazione del costo originale. In molte città italiane, i furti d'auto diventano quasi un'attività quotidiana. Italia, Campania, Lombardia e Lazio sono le regioni più colpite, segnate da un 'bollino rosso' per la loro incidenza.

Infine, ci sono alcune misure preventive che i cittadini possono adottare per proteggere le proprie auto. L'installazione di sistemi di allerta e localizzazione, l'uso di serrature di sicurezza avanzate e parcheggiare in aree illuminate e sorvegliate possono ridurre significativamente il rischio di furto. La consapevolezza è il primo passo per combattere questa piaga che affligge molte famiglie italiane.