Nazionale

Romano Prodi accusa: "Le camicie nere sono tornate!"

2024-11-15

Autore: Sofia

Tensione crescente in Emilia Romagna dopo le recenti dichiarazioni dell'ex premier Romano Prodi. Durante un intervento a Piazzapulita su La7, Prodi ha affermato: "È stata un’escalation. Le altre elezioni hanno mandato Salvini a suonare il campanello. Adesso hanno mandato le camicie nere. C’è poco da fare… Erano proprio camicie nere con inni che richiamavano il fascismo. Questo mi ha turbato molto, soprattutto perché siamo a duecento metri dalla stazione di Bologna, un luogo simbolo di una strage pesantissima".

L'ex premier ha fatto eco alle parole di Matteo Lepore, il sindaco di Bologna, il quale aveva denunciato l’arrivo di ben 300 camicie nere, riferendosi chiaramente a un atteggiamento di provocazione politica da parte del governo.

Prodi ha commentato le affermazioni della premier Giorgia Meloni, rimarcando: "Le immagini parlano chiare: ‘Ce ne freghiamo della galera, camicia nera...’ Se loro stessi si definiscono ‘camicie nere’, come può lei dire di non averle viste?".

La situazione si complica ulteriormente con le aggressioni avvenute nei confronti delle forze dell’ordine, con diversi agenti feriti durante la manifestazione degli antagonisti di sinistra. È un paradosso che un ex premier come Prodi tenti di giustificare comportamenti che risultano ingiustificabili: una violenza deliberata contro le forze dell'ordine, che non ha ricevuto ricapiti condannati dalla sinistra.

In un contesto di crescente inquietudine, ci si chiede se ci sarà mai una condanna chiara e forte da parte di politici di sinistra, e se Elly Schlein, leader del Partito Democratico, avrà il coraggio di dissociarsi da queste azioni violente. La domanda resta aperta: dove sta andando la politica italiana? E quali sono le conseguenze di queste nuove manifestazioni fasciste che sembrano insinuarsi nel dibattito pubblico?