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Crepet: «Le violenze tra adolescenti? Famiglia e scuola sono in crisi. È fondamentale vietare i social fino ai 12 anni»

2024-11-05

Autore: Maria

Il fenomeno delle violenze tra adolescenti

Il noto psichiatra e sociologo, Paolo Crepet, fa eco a un grave fenomeno sociale: l'aumento delle violenze tra i ragazzi. Secondo Crepet, questo cambiamento non è recente, ma ha radici profonde che risalgono a molti anni fa. «La società sta attraversando una trasformazione che abbiamo voluto ignorare», afferma lo specialista.

Il ruolo della famiglia e della scuola

Uno dei punti cruciali del suo intervento riguarda il ruolo della famiglia e della scuola. «Entrambi sembrano aver perso la loro influenza e autorità. I genitori sono diventati eccessivamente permissivi, concedendo ai propri figli una sorta di libertà che li fa sentire adulti, ma che in realtà può portarli a scelte sbagliate e comportamenti violenti», continua Crepet.

La proposta di Crepet sulla limitazione dei social

In un contesto in cui la violenza giovanile è in aumento, Crepet propone una soluzione drastica: «È essenziale vietare l'uso dei social network fino all'età di 12 anni. Gli adolescenti vengono esposti a contenuti violenti, bullismo online e altre influenze negative che possono avere ripercussioni devastanti sul loro sviluppo».

L'importanza dell'educazione emotiva e sociale

Inoltre, lo psichiatra avverte che la mancanza di educazione emotiva e sociale, insieme all'assenza di un dialogo aperto tra genitori e figli, sta contribuendo a questa crescente patologia sociale. Diventa quindi urgente ripensare il modo in cui affrontiamo l'educazione dei giovani, ripristinando l'autorità e fornendo loro strumenti adeguati per crescere in un ambiente sano e sicuro.

Un appello al cambiamento culturale

In conclusione, Crepet ci invita a riflettere sulla necessità di un cambiamento culturale che riconnetta le famiglie e le istituzioni educative. Solo così possiamo sperare di arginare un fenomeno preoccupante che minaccia il futuro delle nuove generazioni.