Finanze

Borsa Italiana: Seduta Nervosa e Performance Miste del 22 Gennaio 2025

2025-01-22

Autore: Luca

La seduta del 22 gennaio 2025 ha mostrato tensioni evidenti per i maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee. Il FTSEMib ha chiuso in ribasso, con un calo dello 0,57%, terminando a 35.854 punti, dopo aver oscillato in un intervallo compreso tra un minimo di 35.821 punti e un massimo di 36.223 punti. In controtendenza, il FTSE Italia Mid Cap ha registrato un incremento dello 0,44%, mentre il FTSE Italia Star ha guadagnato lo 0,57%. Il controvalore degli scambi è aumentato, attestandosi a 2,66 miliardi di euro, rispetto ai 2,5 miliardi di martedì scorso.

Nel mondo delle criptovalute, il bitcoin ha subito una flessione, scendendo a 104.000 dollari, corrispondenti a poco meno di 100.000 euro, in un contesto di volatilità del mercato.

Affrontando l'andamento dei titoli di Stato, lo spread Btp-Bund è rimasto sotto i 110 punti, con il rendimento del Btp decennale tornato al 3,6%. L'euro ha mostrato fluttuazioni, oscillando tra gli 1,04 e gli 1,045 dollari, segno di una certa instabilità nelle valute.

Il settore bancario ha vissuto una giornata decisamente negativa, con perdite significative per diversi istituti. Monte dei Paschi di Siena ha registrato un notevole calo del -2,3% a 6,884 euro, a seguito di notizie non confortanti riguardo alla sua situazione finanziaria. Anche BancoBPM (-1,63% a 8,23 euro), BPER Banca (-1,61% a 6,464 euro) e Mediobanca (-1,73% a 15,075 euro) hanno visto le loro azioni scendere, contribuendo a una performance complessivamente deludente per il settore.

D’altra parte, Snam ha visto un leggero incremento dello 0,07% a 4,319 euro, in seguito alla presentazione del piano industriale per il periodo 2025/2029. Questo piano prevede investimenti significativi, pari a 12,4 miliardi di euro, evidenziando un aumento dell'8% rispetto agli 11,5 miliardi del precedente piano 2023/2027. La società ha anche annunciato una revisione della politica sui dividendi, ora fissata a una crescita minima aumentata al 4%, rispetto al 3% del piano precedente.

Infine, tra le note positive spicca la performance di Prysmian, che ha visto un incremento delle azioni del +3,42%, raggiungendo i 70,84 euro, probabilmente sostenuta da buone notizie riguardo ai contratti nel settore della tecnologia e delle telecomunicazioni. Gli investitori continuano a monitorare l'andamento dei mercati finanziari, con l'attenzione focalizzata su eventuali segnali di stabilità e ripresa.