Usa-Europa: cosa ci aspetta con un'alleanza più debole e i rischi per tutti
2025-01-20
Autore: Marco
Cosa succederà dall'ora in cui Donald Trump assumerà il potere come presidente degli Stati Uniti? Questa è la domanda che risuona in Europa, mentre la Commissione Europea sottolinea l'importanza cruciale delle relazioni transatlantiche per l'economia globale. La relazione tra Stati Uniti ed Europa è stata a lungo un pilastro dell'influenza occidentale, toccando ogni aspetto della vita, da quello politico a quello economico e culturale.
Nonostante le preoccupazioni, è difficile immaginare che Trump possa annullare completamente queste relazioni. Settori chiave come le banche di Wall Street, le multinazionali, le Big Tech e molte università sono molto legati all'Europa, che rappresenta uno dei mercati più ricchi del mondo con 450 milioni di abitanti ad alto reddito. Gli Stati Uniti, sebbene siano autosufficienti in diversi settori, dipendono comunque dall'Europa in termini di commercio e innovazione.
Nel 2023, i commerci tra Stati Uniti e Unione Europea hanno raggiunto i 1.540 miliardi di euro, costituendo quasi il 30% del commercio globale. Le esportazioni europee verso gli Stati Uniti ammontano a 502,3 miliardi di euro, mentre le importazioni sono pari a 346,5 miliardi, evidenziando un saldo negativo per gli USA. Ciò nonostante, il commercio di servizi cambia le carte in tavola, facendo registrare un deficit commerciale di 104 miliardi per l'Europa in questo settore.
Analizzando il caso dell'Italia, nel 2023 il nostro paese ha esportato beni per oltre 67 miliardi di euro agli Stati Uniti, con un incremento delle importazioni del 5% nei primi otto mesi del 2024. Gli investimenti italiani negli Stati Uniti hanno quasi raggiunto i 43 miliardi di dollari, sottolineando l'importanza dei rapporti economici tra i due continenti.
Ma quali sono le conseguenze di un eventuale aumento dei dazi? Trump ha già manifestato l'intenzione di introdurre dazi del 10-20% sulle importazioni europee. Una simile mossa potrebbe ridurre significativamente il PIL di paesi come la Germania, l'Italia e la Francia, aggravando una situazione economica che già mostra segni di stagnazione. Inoltre, l'inflazione potrebbe aumentare, portando a tassi d'interesse elevati, un effetto collaterale che potrebbe spingere alcune aziende europee a trasferire le proprie produzioni negli Stati Uniti, un processo già in atto.
Le tensioni commerciali possono portare a una vera e propria guerra commerciale, colpendo prima di tutto l'Europa, fortemente legata all'export. Nonostante tutto, la geopolitica ci indica che una cooperazione tra Usa e Europa è fondamentale, soprattutto in un contesto di crescente pressione da parte della Cina.
Inoltre, la politica energetica sarà un punto di scontro: la nuova amministrazione Trump mira ad aumentare la produzione di petrolio, compromettendo gli sforzi europei nella lotta ai cambiamenti climatici. Ciò potrebbe causare divisioni tra i vari paesi europei, complicando ulteriormente il già delicato equilibrio politico.
Infine, nonostante le incertezze e le possibili fratture, l'alleanza transatlantica rimane indispensabile. Con la crescente influenza globale di potenze come la Cina, Stati Uniti ed Europa devono trovare un modo per collaborare, proteggendo così i loro interessi comuni nel complesso panorama geopolitico attuale. L'amministrazione Trump, nonostante la sua natura imprevedibile, sembra consapevole dell'importanza di mantenere solidi legami con l'Europa.