L'esercito russo continua a guadagnare terreno nel conflitto ucraino, con significative conquiste che rafforzano il controllo russo sui territori ucraini. Le forze russe hanno ripreso il controllo del villaggio di Nikolayevo-Darino, situato nella regione di Kursk, vicino al confine con l'Ucraina. Questa conquista è cruciale per l'avanzamento verso altre aree. Inoltre, è stata annunciata la conquista di Velyka Novosilka, una città chiave nella regione di Donetsk, che rappresenta un importante snodo difensivo per le forze ucraine.

Queste perdite territoriali, avvenute in pochi giorni, rappresentano un duro colpo per la resistenza ucraina e potrebbero influenzare significativamente l'andamento del conflitto, con riflessi nel più ampio panorama geopolitico. Gli analisti prevedevano la caduta di queste località, a pochi passi dalla regione di Dnipropetrovsk, e la 110a Brigata meccanizzata ucraina ha confermato il parziale ritiro da Velyka Novosilka per evitare l'accerchiamento.

Preoccupazioni in aumento per il presidente Volodymyr Zelensky, che ha sostituito per la terza volta in un anno il comandante militare responsabile della difesa di Pokrovsk, una città chiave che rischia di cadere sotto il controllo russo.

Il villaggio di Nikolayevo-Darino era stato precedentemente occupato dalle forze ucraine durante un'operazione che aveva sorpreso Mosca lo scorso agosto. La contro-offensiva russa ha visto l'impegno di circa 50.000 soldati, con significative risorse distolte dai combattimenti nel Donbass.

Lunedì 27 gennaio, il Ministero della Difesa russo ha annunciato di aver riconquistato il controllo di Nikolayevo-Darino, che conta meno di 150 abitanti. Inoltre, la Russia ha comunicato di aver ripreso il territorio di Kursk, grazie all'invio di rinforzi, tra cui migliaia di soldati provenienti dalla Corea del Nord.

Il presidente Zelensky, in un video messaggio, ha espresso gratitudine ai soldati ucraini che difendono il territorio, sottolineando che le forze ucraine stanno mantenendo una zona cuscinetto lungo il confine russo, proteggendo le città di Sumy e Kharkiv dalle offensive nemiche.

Secondo recenti rapporti, circa 1.000 soldati nordcoreani sono stati uccisi nella regione di Kursk. Le condizioni meteorologiche, comprese le previsioni di neve e pioggia, stanno ostacolando le operazioni offensive su larga scala delle forze russe. Questa situazione critica potrebbe rivelarsi determinante per l'andamento futuro della guerra.