TSMC FERMERÀ LA PRODUZIONE DI CHIP AI A 7 NANOMETRI PER LE AZIENDE CINESI: COSA SIGNIFICA PER IL FUTURO DELLA TECNOLOGIA?
2024-11-10
Autore: Matteo
TSMC interrompe la produzione di chip AI a 7 nm per le aziende cinesi
Secondo recenti rapporti del Financial Times e di Reuters, TSMC, il colosso taiwanese della produzione di semiconduttori, ha avvisato i progettisti di chip cinesi che interromperà la produzione di acceleratori e GPU per intelligenza artificiale utilizzando il processo a 7 nanometri. Questa decisione sembra essere un ulteriore ostacolo messo da Washington nei confronti di Pechino.
Due fonti del Financial Times hanno rivelato che le future forniture di tali semiconduttori da parte di TSMC a clienti cinesi saranno soggette a un rigoroso processo di approvazione, probabilmente con il coinvolgimento delle autorità statunitensi. Questa mossa potrebbe mettere in difficoltà aziende cinesi di spicco come Alibaba e Baidu, che hanno investito considerevolmente nella progettazione di semiconduttori propri, oltre a numerose startup emergenti che cercano di compensare l'accesso sempre più ristretto a GPU e acceleratori di intelligenza artificiale proposti da aziende americane come NVIDIA e AMD.
Impatto delle nuove restrizioni sulle aziende cinesi
La nuova strategia di TSMC coincide con un'inchiesta del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti sulle possibili violazioni delle restrizioni sulle esportazioni da parte di HUAWEI. Il gigante tecnologico cinese, tra le vittime principali delle sanzioni americane, avrebbe aggirato queste misure facendo produrre specifici chip da TSMC, per poi utilizzarli in acceleratori di IA transitando tramite altre aziende cinesi.
Fonti interne riferiscono che TSMC ha deciso di fermare la produzione a 7 nm per le aziende di IA cinesi per migliorare i controlli interni in risposta all'indagine in corso, anticipando potenziali nuovi divieti che potrebbero essere imposti dall'amministrazione Biden prima della fine del suo mandato. Un rappresentante di TSMC ha rivelato che l'obiettivo è intervenire proattivamente prima che vengano stabilite nuove regolamentazioni stringenti.
Relazioni tra TSMC e Washington
Con le elezioni presidenziali statunitensi all'orizzonte, c'è preoccupazione per il futuro delle relazioni tra TSMC e Washington, soprattutto considerando le dichiarazioni di Donald Trump, il quale ha accusato Taiwan di "rubare" l'industria dei chip statunitensi e ha proposto che TSMC potesse riportare la produzione negli Stati Uniti dopo aver ricevuto miliardi di dollari di sovvenzioni tramite il CHIPS Act.
Una fonte vicina a TSMC ha comunicato che la decisione di interrompere la produzione non è stata una mera mossa per placare Trump, ma piuttosto un segnale che l'azienda si considera un partner affidabile per gli Stati Uniti.
Implicazioni economiche e future della tecnologia AI
In termini economici, sembra che le nuove restrizioni non avranno un impatto significativo sui profitti di TSMC; l'azienda ha registrato un aumento del fatturato di ottobre del 29,2%, raggiungendo i 314 miliardi di dollari taiwanesi (circa 9,8 miliardi di dollari americani), benché la crescita stia mostrando una leggera decelerazione rispetto ai mesi precedenti.
In un comunicato ufficiale, TSMC ha affermato di essere impegnata a rispettare tutte le leggi e le normative vigenti, inclusi i controlli sulle esportazioni, sottolineando il proprio ruolo di leader responsabile nel mercato globale della tecnologia.
Con l'aggravarsi delle tensioni geopolitiche e delle normative in continua evoluzione nel settore tecnologico, questa decisione di TSMC potrebbe segnare un capitolo importante nella battaglia per il dominio della tecnologia AI, con implicazioni significative per le dinamiche del mercato e per le aziende cinesi in cerca di innovazione. Rimanete sintonizzati per ulteriori sviluppi su questo tema Cruciale!