Tragico suicidio in carcere: indagati due agenti penitenziari!
2024-12-09
Autore: Matteo
Indagine della Procura di Genova
La procura di Genova ha avviato un'indagine a carico di due agenti della polizia penitenziaria in merito alla morte di Amir Dhouiou, un giovane detenuto di 21 anni di origini tunisine, che si è tolto la vita lo scorso 4 dicembre nel carcere di Marassi. La pubblica accusa, guidata dalla dottoressa Gabriella Dotto, ha immediatamente aperto un fascicolo e disposto l'acquisizione delle immagini di videosorveglianza per ricostruire con precisione i momenti che hanno preceduto il tragico evento.
La situazione di Amir Dhouiou
Amir Dhouiou, già noto per un’accusa di furto e resistenza, si trovava in una sezione speciale della struttura penitenziaria, il centro clinico, destinato a detenuti con particolari problematiche di salute mentale. Qui, la sorveglianza è intensificata e i reclusi dovrebbero essere monitorati costantemente. Tuttavia, nel caso di Dhouiou, si apprende che il giovane aveva già tentato di togliersi la vita in precedenza, il che solleva interrogativi sulla modalità di vigilanza a cui era sottoposto.
Focalizzazione sull'efficacia della sorveglianza
L'indagine si concentra ora sul rispetto delle procedure di sicurezza e sull'efficacia della sorveglianza durante il suo soggiorno in carcere. È essenziale comprendere se gli agenti hanno fatto quanto necessario per prevenire questo tragico epilogo e se vi siano responsabilità da parte del personale penitenziario.
Un contesto di preoccupazione generale
Questo evento si inserisce in un contesto più ampio di discussione sulle condizioni di detenzione e sulla salute mentale dei detenuti. Recentemente, vari gruppi di attivisti hanno sollevato preoccupazioni circa il trattamento dei reclusi, in particolare per coloro che hanno problemi psichici, chiedendo riforme urgenti nel sistema penitenziario.
Monitoraggio delle autorità e domande della società
Le autorità continuano a monitorare la situazione, e si attendono sviluppi significativi mentre l'inchiesta procede. I cittadini si chiedono: cosa deve accadere affinché la vita di un giovane come Amir venga tutelata?