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Medio Oriente, le ultime notizie del 25 dicembre: La tragica morte di una neonata congelata a Gaza

2024-12-26

Autore: Maria

Tragica morte di una neonata in Gaza

Una neonata di soli tre settimane ha tragicamente perso la vita durante la notte della vigilia di Natale nella Striscia di Gaza. La piccola, identificata come Sila, è deceduta a causa del freddo e delle gravi privazioni dovute al blocco israeliano e alla mancanza di aiuti umanitari. Il padre, Mahmoud al-Faseeh, ha descritto le disperate condizioni in cui vive la sua famiglia, evidenziando come la tenda in cui soggiornano non fosse adeguatamente protetta dal freddo intenso. Nonostante abbia avvolto la bambina in una coperta, il gelo era insopportabile; le temperature sono scese al di sotto dei 9 gradi durante la notte. Quando la mattina seguente ha controllato la piccola, ha trovato Sila priva di sensi. I tentativi di rianimarla in un ospedale da campo sono stati purtroppo inutili.

Cris di vita a Gaza

Questa non è la prima volta che notizie simili emergono dalla Striscia; secondo fonti locali, Sila rappresenta la terza neonata a morire assiderata in pochi giorni, immergendo la regione in un'ulteriore crisi umanitaria. Le condizioni di vita a Gaza sono sempre più precarie, aggravate da un conflitto ongoing e dall'impotenza della comunità internazionale nel garantire aiuti necessari.

Le dichiarazioni del governo israeliano

In un altro capitolo della situazione mediorientale, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha lanciato una dura avvertimento agli Houti nello Yemen, affermando che subiranno la stessa sorte di Hamas e Hezbollah. Durante una cerimonia di Hanukkah a Gerusalemme, Netanyahu ha promosso l'idea della lotta contro quanti minacciano l'esistenza di Israele, promettendo che l’IDF manterrà il controllo della sicurezza a Gaza.

Situazione degli ostaggi

Dall'altra parte, il presidente israeliano Isaac Herzog ha chiamato il governo a intensificare gli sforzi per raggiungere un accordo per il rilascio degli ostaggi ancora detenuti a Gaza. La tensione è palpabile, dato che Hamas ha accusato Israele di aver posto nuove condizioni nei negoziati, un'accusa respinta da Netanyahu, il quale sostiene invece che siano i militanti palestinesi a ostacolare i colloqui.

Celebrazione del Natale a Betlemme

In un contesto più ampio, la celebrazione del Natale a Betlemme è avvenuta in un’atmosfera di grande tensione, con pochi turisti presenti rispetto agli anni precedenti, segno tangibile degli effetti devastanti del conflitto. La Piazza della Mangiatoia, dove si trova la Chiesa della Natività, ha visto una parata di scout, ma le autorità locali hanno scelto di annullare grandi celebrazioni per il secondo anno consecutivo a causa della guerra in corso.

Una realtà triste a Natale

Questo Natale, quindi, è segnato da una triste realtà: insieme alla gioia della nascita, la sofferenza e la paura continuano a dominare le vite di molte persone nella regione.