STESSO MOTORE, POTENZA DIVERSA?

Il primo interrogativo che sorge osservando le schede tecniche delle vetture mild hybrid di Stellantis è: perché la potenza dichiarata varia da un modello all'altro, pur avendo lo stesso motore e sistema ibrido? È un enigma che ha suscitato l'interesse di molti appassionati e esperti del settore automobilistico.

COSA È CAMBIATO?

Potrebbe essere che la gestione elettronica del motore sia stata modificata? O forse i progettisti hanno aumentato la pressione del turbo? Infatti, tutto ciò non è avvenuto. La spiegazione è decisamente più semplice. Fino ad ora, il gruppo Stellantis ha sempre dichiarato solo la potenza del motore termico, sia essa di 101 o 136 CV. Recentemente, il produttore ha scelto di aggiornare i propri criteri per il calcolo della potenza dei sistemi mild hybrid, seguendo le pratiche della maggior parte dei concorrenti, che includono anche il contributo dell'unità elettrica integrata nel cambio robotizzato a doppia frizione.

NOVE CAVALLI IN PIÙ

Analizzando attentamente le curve di potenza del motore da 1.2 e dell'unità elettrica da 29 CV di supporto, gli ingegneri hanno stimato un incremento di circa 9 CV derivante dall'assistenza elettrica quando il motore termico raggiunge il regime di potenza massima. Aggiungendo questo valore ai 101 e ai 136 CV forniti dal motore a combustione, si ottengono i nuovi dati ufficiali di 110 e 145 CV per alcuni modelli, come la Peugeot 208.

IL FUTURO DELL’IBRIDO

Questo cambiamento segna un passo importante per Stellantis, che mira a rimanere competitiva nel mercato sempre più orientato verso l'elettrificazione. Con questo aggiornamento, i veicoli mild hybrid non solo ottimizzano le prestazioni, ma migliorano anche l'efficienza energetica, rispondendo così alle esigenze di un pubblico sempre più attento alla sostenibilità. La battaglia per il primato nel settore delle auto ibride è ormai aperta: chi vincerà questa corsa verso il futuro?