Nella mattina di oggi, un episodio sorprendente ha avuto luogo in Vaticano. Un'attivista ucraina del movimento Femen ha cercato di rubare il Bambinello dal presepe allestito nella Basilica di San Pietro. La donna, nota per le sue azioni provocatorie a favore dei diritti delle donne, è stata bloccata immediatamente dagli agenti di sicurezza.

Secondo testimoni presenti all'evento, l'attivista si è avvicinata al presepe in modo deciso e ha afferrato la statua del Bambinello, suscitando l'allerta tra i visitatori e il personale. La polizia ha rapidamente intervenuto, fermando l'aggressione e riportando la calma. L'episodio ha scosso i turisti presenti, che inizialmente non riuscivano a credere ai loro occhi.

Il gesto è stato motivato da una dichiarazione dell'attivista, che ha affermato di voler attirare l'attenzione sulla situazione in Ucraina e sulle violazioni dei diritti umani. Femen, noto per i suoi metodi controversi di protesta, ha utilizzato questo episodio per esprimere solidarietà verso la sua patria in un momento di crisi.

Le autorità vaticane hanno condannato l'atto, definendolo un attacco al simbolismo religioso e alla cultura della cristianità. Si prevede che l'attivista sarà denunciata per i suoi atti, mentre le indagini sull'evento continueranno. Un episodio che ha sollevato non solo scalpore ma anche un dibattito su come la protesta possa essere portata avanti senza violare il rispetto dei luoghi sacri.

Questo incidente ha messo in luce la tensione crescente in Ucraina e la lotta per i diritti civili, ma ha anche suscitato interrogativi sulle modalità di attuazione di tali proteste. L'attenzione mediatica su questo evento è destinata a continuare nei prossimi giorni.