Nazionale

Sardegna e Libertà: Desiré, dove sei finita?

2025-01-16

Autore: Marco

Introduzione

Ieri l’assessora del Lavoro ha cercato di mantenere un profilo basso durante un incontro con i sindacati del Sulcis, un'area nota per le sue complessità politiche. Inaspettatamente, ha delegato il suo Capo di Gabinetto a comunicare l'impossibilità di accesso alla cassa integrazione per i lavoratori di Portovesme, a causa dell'assenza di risposte da parte del Ministero del Lavoro.

Reazione dei sindacati

La reazione dei sindacati non si è fatta attendere: hanno occupato la sala riunioni dell’Assessorato del Lavoro! Questo episodio solleva interrogativi su come un assessore possa evitare un confronto diretto in una situazione così critica. Non è solo questione di opportunità, ma di responsabilità nel gestire le crisi.

Critiche alla gestione politica

Il Sulcis ha dimostrato in modo chiaro che, anche quando si acquisisce il potere, governare richiede ben altro che semplici manovre politiche. Infatti, la maggior parte dei rappresentanti sulcitani sembra più interessata ai propri interessi personali che a risolvere i problemi della comunità. Questo comportamento è evidenziato dall’incapacità di affrontare questioni cruciali, come quella della cassa integrazione, fondamentale in un territorio già provato da anni di crisi industriale.

La risposta di Calderone

In risposta alle accuse di Desiré, la ministra Calderone ha rilasciato un comunicato in cui richiama l’attenzione della Regione sui propri doveri. Ricorda che, in attesa dell'approvazione della Finanziaria nazionale, le Regioni possono usare risorse residue per garantire la protezione dei lavoratori e sostenere le aziende che cercano la prosecuzione del trattamento CIGS. Inoltre, la ministra ha chiarito che per richiedere il sostegno sono necessarie misure attive di politica del lavoro, che la Regione Sardegna deve ancora presentare.

Reazione di Desiré

Questa situazione ha portato Desiré a una reazione alquanto infantile, che fa discutere. Ha affermato che le informazioni contenute nella nota della ministra avrebbero dovuto essere comunicate con più anticipo, come già richiesto in passato. Tuttavia, questa giustificazione non tiene conto del fatto che, come ex Direttore Generale del Ministero del Lavoro, avrebbe dovuto essere al corrente delle procedure e dei requisiti richiesti.

Assenza di comunicazione dal Segretario Generale

Un’osservazione importante è che il Segretario Generale della Regione Sardegna, Annichiarico, non ha dato segni di vita e, quindi, la responsabilità della comunicazione sembra essersi persa nel limbo burocratico.

Conclusioni

In conclusione, è giunto il momento per Desiré di abbandonare il marketing politico superficiale e concentrarsi seriamente sulle emergenze della Sardegna. Altrimenti, rischia di diventare il capro espiatorio di una Giunta che, nei prossimi mesi, non potrà più contare su sconti da parte della società sarda, la quale è stanca di promesse non mantenute e azioni inefficaci.