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Santo Stefano: il Protodecano Martire e l'importanza della sua festa il 26 dicembre

2024-12-26

Autore: Chiara

Il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, non è solo una festività qualsiasi; è un'occasione che segna la celebrazione del primo martire cristiano. Mentre in Inghilterra si festeggia il Boxing Day, caratterizzato dalle sfide della Premier League, in Italia si prosegue con tradizioni culinarie che vedono la presenza di avanzi natalizi sulle tavole delle famiglie. Ma chi era davvero Santo Stefano e perché viene commemorato?

Santo Stefano, venerato non solo dalla Chiesa cattolica ma anche da quella ortodossa, fu il protomartire, cioè il primo cristiano a sacrificare la propria vita per la difesa della propria fede in Cristo e per diffondere il Vangelo. Di origine ebraica, Stefano ricopriva il ruolo di protodiacono, uno dei sette diaconi scelti dalla prima comunità cristiana per assistere gli apostoli nella diffusione del messaggio di Cristo. La sua martire gentilezza, unita alla ferma determinazione nella fede, lo portarono alla condanna a morte: fu lapidato, e le pietre, simbolo del suo martirio, diventano il suo emblema iconografico.

Oltre a essere il protettore di chi soffre di mal di testa e dei pazienti affetti da calcoli, Santo Stefano rappresenta anche una figura di speranza e resilienza per molti. La sua festa avviene in un periodo di grande riflessione, in cui le famiglie stanno ancora celebrando il Natale, contribuendo a rinsaldare i legami di comunità e famiglia. In alcune regioni d'Italia si organizza persino il 'pranzo di Santo Stefano', un convivio che accoglie amici e parenti, dimostrando come la tradizione si evolva ma continui a mantenere vivo lo spirito di condivisione.