
Sanità in pericolo: l'allerta della FP CGIL Imperia sul possibile accorpamento Asl1-Asl2
2025-08-26
Autore: Matteo
La FP CGIL Imperia ha lanciato un allarme preoccupante riguardo al possibile accorpamento delle ASL1 e ASL2, in seguito alle recenti scelte politiche della Regione Liguria. L'organizzazione sindacale mette in luce il continuo smantellamento della sanità pubblica, evidenziando un panorama critico che preoccupa tutti i cittadini liguri.
Secondo la FP CGIL, l'attuale situazione del settore sanitario non lascia intravedere un futuro roseo. La mancanza di investimenti significativi e il depotenziamento delle strutture periferiche stanno mettendo a rischio l'assistenza adeguata per le comunità locali. La carenza di piani per nuove assunzioni di personale sanitario aggrava ulteriormente la già fragile qualità dei servizi.
La situazione delle Case di Comunità evidenzia un fallimento nel garantire cure adeguate, soprattutto nelle zone interne della regione, dove le difficoltà nei trasporti e una rete stradale obsoleta isolano ulteriormente i residenti. Dei sei centri previsti dal PNRR, solo due, a Imperia e Bordighera, sono operativi.
In aggiunta, la FP CGIL denuncia un drastico taglio dei posti convenzionati tra ASL1 e RSA, passando da 80 a 60, compromettendo la continuità dell'assistenza per i pazienti dimessi dagli ospedali.
La proposta di un Ospedale Unico, inizialmente vista come un'opportunità di miglioramento, si trova ora a fronteggiare un significativo taglio di fondi, con il rischio di diventare una struttura inefficace.
La trasformazione di Alisa in Liguria Salute, pur presentata come un risparmio gestionale, ha già portato a un indebolimento dei servizi d'emergenza, tra cui una riduzione del personale nei Centri Unici 118, che influisce negativamente sulla rapidità e sull'efficacia degli interventi.
I continui tagli stanno erodendo i reparti ospedalieri e i servizi essenziali, sempre più spesso esternalizzati. Un caso recente riguarda l'assistenza infermieristica nella Casa Circondariale di Sanremo.
In un clima di precarietà, diversi professionisti sanitari abbandonano i loro posti di lavoro. Solo nei primi sei mesi del 2025, il servizio INCA CGIL ha gestito 37 pratiche pensionistiche di dipendenti ASL1, senza alcun bando per rimpiazzare le figure perse.
Il personale sanitario è sopraffatto da carichi di lavoro crescenti e stipendi inadeguati, con conseguenti stress e responsabilità crescenti.
La FP CGIL avverte che senza un cambiamento immediato, il settore sanitario si avvicina a un punto critico. La mancanza di rispetto verso i professionisti sanitari riflette un abbandono della cittadinanza, in un disegno di sanità pubblica sempre più precario e centralizzato.