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Putin festeggia il Natale ortodosso con i militari ucraini

2025-01-07

Autore: Giulia

Il presidente russo Vladimir Putin ha celebrato la notte del Natale ortodosso insieme ai militari impegnati nel conflitto in Ucraina e alle loro famiglie. La cerimonia si è tenuta nella chiesa di San Giorgio il Vittorioso, situata sulla collina Poklonnaya a Mosca, all'interno del Parco della Vittoria, un luogo simbolico dedicato alla memoria della Grande guerra patriottica contro il nazismo e alla Seconda guerra mondiale. Questa iniziativa, come riportato dal Cremlino, sottolinea l'importanza delle forze armate e il sostegno per coloro che stanno servendo in uno dei momenti più critici della storia russa.

Successivamente, Putin si è recato alla cattedrale di Cristo Salvatore nel centro di Mosca, dove ha scambiato auguri con il Patriarca Kirill, il capo della Chiesa ortodossa russa. Intanto, l'ufficio di presidenza ha rivelato che Kirill ha benedetto croci pettorali speciali per i comandanti delle truppe attive nella zona del distretto militare settentrionale, un gesto che evidenzia il legame tra religione e operazioni militari nel contesto attuale.

In un messaggio rivolto ai cristiani ortodossi, Putin ha dichiarato: "Nei giorni del Natale, sentiamo profondamente l'importanza delle tradizioni familiari, che ci sono state tramandate di generazione in generazione e che ci uniscono anche nei momenti più difficili". Questo esempio di vicinanza tra leader politico e militari sembra voler rafforzare il morale delle truppe e dei loro familiari, in un momento in cui lo spirito natalizio può sembrare distante in un contesto di conflitto.

In aggiunta, la celebrazione del Natale ortodosso in Russia quest'anno si è contraddistinta non solo per il supporto ai militari, ma anche per una serie di eventi locali che hanno visto la partecipazione di numerose comunità, mentre i fedeli si sono uniti in preghiere per la pace e la riconciliazione. Sorprendentemente, molti analisti sostengono che eventi come questo possano avere ripercussioni sia sul morale delle truppe al fronte che sulla percezione del conflitto all'interno della società russa.