
Padre Paolo Benanti: «È l’era del sintetico. Ora restiamo umani»
2025-03-20
Autore: Luca
di WALTER VELTRONI
In un mondo sempre più dominato dalla tecnologia, il teologo e bioeticista Padre Paolo Benanti invita a una riflessione profonda su come l'era digitale stia influenzando la nostra democrazia e le libertà individuali. Egli sottolinea che ci troviamo in un "tempo fuori cardine", un'epoca in cui il rischio di affidarsi esclusivamente agli algoritmi è sempre più elevato.
Benanti spiega che la capacità di distinguere tra vero e falso è un diritto fondamentale in questo contesto. Con la crescente diffusione delle fake news, diventa essenziale per i cittadini essere in grado di analizzare criticamente le informazioni che ricevono.
Il suo appello è chiaro: dobbiamo mantenere la nostra umanità nel processo di integrazione delle tecnologie avanzate nella nostra vita quotidiana. Senza una chiara etica a guidarci, il rischio è di perdere di vista valori fondamentali come la verità e l'empatia.
Inoltre, Padre Benanti solleva domande cruciali sulla responsabilità di sviluppatori e aziende tecnologiche nel creare strumenti che rispettino la dignità umana. La vera innovazione, per lui, deve andare di pari passo con la consapevolezza e il rispetto dei diritti umani, per garantire un futuro in cui la tecnologia serva l'umanità e non viceversa.
In conclusione, con l'evoluzione costante delle tecnologie e dell'intelligenza artificiale, la sfida è quella di costruire una società che valorizzi la libertà e la verità, senza cadere nella trappola della totale automatizzazione.