
Ocse: I Dazi di Trump Frenano la Crescita Globale e Riaccendono l'Inflazione negli USA. Italia: Pil 2025 allo 0,7%
2025-03-17
Autore: Marco
La guerra commerciale avviata dall'ex presidente Donald Trump sta avendo un impatto significativo sull'economia globale, contribuendo a frenare la crescita mondiale e a provocare un rincaro dei prezzi negli Stati Uniti. Secondo le ultime stime dell'OCSE, il prodotto interno lordo (Pil) globale crescerà solo del 3,1% nel 2025, riducendo le previsioni di 0,2 punti percentuali rispetto a quanto indicato a dicembre. Nel 2026, la crescita dovrebbe ulteriormente abbassarsi, fermandosi allo 0,3%, un calo di 0,3 punti. Quasi tutti i paesi analizzati mostrano segnali di rallentamento rispetto a stime precedenti, risalenti a prima dell'inaugurazione di Trump alla Casa Bianca, quando l’economia appariva più robusta.
In un contesto di incertezze geopolitiche crescenti, le stime sull'inflazione americana sono aumentate, il che potrebbe complicare ulteriormente la situazione economica. Si prevede che l'inflazione raggiunga il 2,8% nel 2025, un incremento di 0,7 punti rispetto alle previsioni precedenti.
L'impatto dei dazi è particolarmente evidente nel nuovo report dell'OCSE, che considera gli aumenti tariffari del 25% imposti dagli Stati Uniti verso Canada e Messico, previsti per entrambi da aprile. Anche i rapporti commerciali tra USA e Cina continuano a influenzare le previsioni, sebbene le tariffe contro l'Unione Europea non siano ancora incluse nelle stime.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, si prevede una crescita del Pil del 2,2% nel 2025, rispetto al 2,4% previsto a dicembre. Nel 2026, la crescita si ridurrebbe ulteriormente all'1,6%, mostrando un rallentamento significativo rispetto al 2,8% registrato nel 2024. L'inflazione complessiva potrebbe rimanere al di sopra dell'obiettivo fissato dalla Federal Reserve e l'inflazione core potrebbe toccare il 3% quest'anno.
Le conseguenze economiche sono particolarmente gravi per Canada e Messico, paesi la cui economia è maggiormente dipendente dal commercio. Per il Canada, infatti, si prevede una crescita limitata allo 0,7% nel 2025 e nel 2026, con stime ridotte dell'1,3% per ciascun anno. In Messico, le previsioni sono addirittura più allarmanti, evidenziando una recessione con un calo del Pil dell'1,3% nel 2025, accompagnato da una revisione al ribasso del 2,5%. Anche nel 2026, la situazione non migliorerà, con una contrazione attesa dello 0,6%, ovvero una diminuzione del 2,2% rispetto alle previsioni di dicembre.
In questo scenario complesso, l'Italia sembra non essere immune agli effetti negativi: il Pil è previsto crescere solo allo 0,7% nel 2025, mentre l'economia italiana continua a cercare di riprendersi dalle difficoltà legate alla pandemia e all'instabilità globale. Come reagirà il governo italiano a queste sfide economiche? Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti!