Finanze

Musk smentisce le voci di un'uscita dal governo: 'È solo fake news!'

2025-04-02

Autore: Matteo

"Fake News". Così Elon Musk ha liquidato le notizie secondo cui sarebbe imminente la sua uscita dall'amministrazione Trump. Musk ha commentato un tweet della portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, la quale ha definito la presunta notizia come "spazzatura".

Rumors rivelano che Donald Trump ha già svelato al suo entourage che Musk, noto patron di Tesla, potrebbe presto lasciare il suo incarico governativo speciale, che ha un limite di 130 giorni di lavoro all’anno e quindi scadrà tra fine maggio e giugno. Tuttavia, la Casa Bianca ha smentito tali affermazioni: "Questo 'scoop' è completamente infondato. Musk e Trump hanno entrambi confermato pubblicamente che Elon lascerà il servizio pubblico quando il suo lavoro al Doge sarà completato", ha scritto la portavoce su X.

Dopo queste indiscrezioni, le azioni di Tesla hanno visto un incremento del 4,50%, recuperando così una parte delle perdite che avevano superato il 6% all’inizio della seduta, dovute al crollo delle vendite del 13% nel primo trimestre, un dato che rappresenta il minimo dal 2022.

Una potenziale uscita di Musk potrebbe coincidere con l'introduzione di dazi del 25% su tutte le auto importate negli Stati Uniti, una mossa che potrebbe favorire Tesla in un mercato sempre più competitivo, soprattutto con la Cina che ha registrato un incremento del 58% nelle vendite di Byd nel primo trimestre. La controversa posizione di Musk, spesso vista come un tagliatore di teste all’interno dell’amministrazione Trump e il suo supporto a forze di estrema destra in Europa, hanno reso l'azienda obiettivo di proteste politiche e boicottaggi.

Musk, parlando con Fox, aveva accennato che i suoi 130 giorni di servizio pubblico avrebbero incluso il compito di ridurre la spesa pubblica di mille miliardi di dollari. La sua missione proseguirà, ha lasciato intendere Trump, sottolineando un approccio più attento e chirurgico rispetto alle decisioni governative.

Nonostante le conferme dalla Casa Bianca, l’imminente uscita di Musk è accompagnata da frustrazione crescente tra alcuni membri dell’amministrazione e alleati esterni dall'incertezza che il miliardario porta con sé. La recente sconfitta di Brad Schimel per un seggio nella Corte Suprema del Wisconsin, sostenuto con forza da Musk e Trump, ha evidenziato che nonostante gli sforzi e i 20 milioni di dollari investiti, le strategie politiche possono non portare ai risultati desiderati, aumentando la speranza tra i democratici a fronte di un consenso in ribasso.

Barack Obama si è congratulato con gli elettori del Wisconsin per aver scelto una giudice sostenitrice dello stato di diritto. Il senatore Bernie Sanders ha elogiato Crawford per aver "sconfitto la persona più ricca del mondo", incoraggiando così un messaggio di resistenza contro l'influenza economica nella politica. Da parte sua, Trump si è concentrato sul successo di un referendum che richiede un documento d'identità per votare, mentre i candidati repubblicani in Florida hanno mantenuto i loro seggi in un clima di crescente preoccupazione per le prossime elezioni di Midterm nel 2026.

La saga intorno a Musk continua a suscitare attenzione, in un momento in cui il mondo degli affari e della politica si intrecciano sempre più profondamente. La sua figura rimane divisiva, e il futuro del suo coinvolgimento nella politica americana resta incerto. Resteremo sintonizzati per vedere come si svilupperà questa ex-vasca di pesci infuocati del panorama politico!