
Le farmacie si trasformano: scopri tutti i nuovi servizi che offrono!
2025-04-06
Autore: Giovanni
Dopo un'attesa di 26 anni, l'accordo collettivo nazionale che regola il rapporto tra farmacie e Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è stato finalmente aggiornato. Questo cambiamento segna un punto di svolta importante per il sistema sanitario italiano: le farmacie non sono più solo punti vendita, ma veri e propri presidi sanitari sul territorio. I nuovi servizi che le farmacie possono offrire comprendono la prenotazione di visite ed esami, la somministrazione di vaccini e l'esecuzione di test diagnostici. Non solo, ma le farmacie si occupano anche del monitoraggio dei pazienti con patologie croniche, delle attività di telemedicina, e delle prestazioni infermieristiche e fisioterapiche.
La nuova convenzione ha l'obiettivo di ridurre il carico delle strutture ospedaliere e di rendere i servizi sanitari più accessibili e capillari, soprattutto per anziani, malati cronici e persone in condizioni di fragilità. I servizi possono essere gratuiti, in convenzione o a pagamento, a seconda delle prestazioni richieste. In questo sistema, le farmacie possono stabilire autonomamente i prezzi, se rientrano nel libero mercato. Questo accordo è visto come un passo significativo da Federfarma e dalla Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (Fofi), che sottolineano l'importanza delle farmacie nella sanità di prossimità.
Pubblicato in gazzetta ufficiale, l’accordo interessa circa 19.000 farmacie private e 1.700 pubbliche, e avrà una durata di tre anni. Grazie a questa convenzione, la farmacia potrà facilitare l'accesso alle cure: ad esempio, è possibile prenotare prestazioni specialistiche presso strutture pubbliche o private accreditate, con il vantaggio di pagare il ticket direttamente in farmacia e ritirare i referti senza ulteriori spostamenti.
L’assistenza domiciliare integrata sarà un altro pilastro fondamentale della nuova offerta: le farmacie possono supportare medici e pediatri nella cura dei pazienti, offrendo servizi come la consegna a domicilio di farmaci e dispositivi medici. Inoltre, saranno in grado di preparare e dispensare miscele per la nutrizione artificiale e antidolorifici, semplificando così enormemente la vita per i pazienti e le loro famiglie.
Oltre ai servizi di primo e secondo livello – gestiti da personale abilitato come infermieri e fisioterapisti – le farmacie disporranno anche di strumenti per misurazioni non invasive, come la pressione sanguigna e la saturazione dell’ossigeno. Le analisi diagnostiche possono includere test per glicemia, colesterolo e persino ecg e holter cardiaco, in partnership con centri di cardiologia accreditati. Tuttavia, è cruciale sottolineare che i farmacisti non possono effettuare diagnosi o prescrivere farmaci.
Particolare attenzione sarà dedicata ai pazienti cronici attraverso la telemedicina e l'accesso personalizzato ai farmaci, in linea con il Piano nazionale della cronicità. La vaccinazione, sia contro il coronavirus che antinfluenzale, sarà effettuata direttamente da farmacisti autorizzati, il che rappresenta un valore aggiunto da non sottovalutare, soprattutto in un'epoca in cui la salute pubblica è a rischio.
Tuttavia, non mancano le critiche. Diverse associazioni di medici e biologi esprimono preoccupazioni sulla qualità e sull'affidabilità delle prestazioni offerte dalle farmacie. Ritenendo che l'accordo non rispetti le competenze necessarie per chi opera nel settore della medicina di laboratorio, avvertono che gli esami eseguiti in farmacia non possono essere considerati equivalenti a quelli effettuati in laboratorio. Infine, esprimono preoccupazione per la potenziale compromissione della qualità delle prestazioni sanitarie e della loro attendibilità.
In un contesto in continua evoluzione, è essenziale che le farmacie siano viste come alleate del sistema sanitario, ma anche che si garantisca sempre il massimo standard di qualità e provenienza per i servizi offerti. Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su come questa nuova convenzione influenzerà il panorama sanitario italiano!