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Mafia: la Procura di Palermo riapre le indagini sull'omicidio di Piersanti Mattarella

2025-01-04

Autore: Marco

La Procura di Palermo ha deciso di riaprire le indagini sul misterioso omicidio di Piersanti Mattarella, presidente della Regione siciliana, assassinato il 6 gennaio 1980 davanti alla sua abitazione nel cuore di Palermo. Secondo quanto riportato da La Repubblica, gli investigatori avrebbero identificato i due killer responsabili del delitto, ma questa notizia non è stata ancora confermata ufficialmente dagli inquirenti.

Negli ultimi mesi, i magistrati hanno richiesto a diverse testate giornalistiche, tra cui ANSA, immagini fotografiche prese sulla scena del crimine, un gesto che evidenzia l'urgenza e la serietà con cui la Procura sta affrontando il caso. Secondo quanto riportato, i sicari individuati sarebbero membri di un commando mafioso.

In passato, per questo omicidio, erano stati condannati i membri della Commissione di Cosa Nostra che pianificarono l'attacco. Tuttavia, è interessante notare che due individui con tendenze fasciste, Valerio Fioravanti e Gilberto Cavallini, inizialmente sospettati di essere i killer, sono stati processati e infine scagionati.

Le indagini sull'omicidio di Mattarella hanno subito diverse archiviazioni nel corso degli anni, ma è sempre emersa l'ipotesi di una sinergia pericolosa tra mafia e estremismo di destra, suggerendo un contesto più ampio e complesso.

Piersanti Mattarella fu ucciso a colpi di pistola mentre era in auto con la moglie Irma Chiazzese, e il killer operò a volto scoperto, evidenziando un'esecuzione audace e ben pianificata. Questa riapertura del caso ha riacceso i riflettori su un delitto che, a distanza di oltre quarant'anni, continua a suscitare domande e speculazioni. Cosa si nasconde dietro questo omicidio? La verità è più vicina di quanto pensiamo?