Nazionale

L'Italia: Un Paese in Crisi di Vitalità?

2025-03-28

Autore: Luca

L'Italia si trova ad affrontare una crisi di vitalità che non è certo una novità, ma che si sta aggravando sempre di più con il passare del tempo. In un contesto di ridefinizione degli equilibri internazionali, la mancanza di vitalità rappresenta un limite significativo, destinato a pesare sul futuro di chi governa il Paese.

Un Declino Demografico Preoccupante

Il primo indicatore di questo deficit di vitalità è la demografia. Le nascite, infatti, sono in costante diminuzione da oltre quindici anni: siamo passati da 570.000 nascite nel 2008 a sole 380.000 nel 2023, e le proiezioni Istat prevedono un ulteriore calo nel 2024. Questo significa che ci troviamo ben al di sotto del tasso di sostituzione necessario di 2,1 figli per donna, con una media attuale di poco superiore a un figlio per donna.

Una Scelta Culturale

Questa situazione è approfondita da una ricerca della Fondazione Magna Carta, che mostrano come più del 40% dei giovani sotto i 35 anni e quasi il 70% degli adulti tra i 35 e i 49 anni non desideri avere figli. Questi dati illustrano una fondamentale scelta culturale che va oltre alle difficoltà economiche: sembra che ci sia una mancanza di fiducia nel futuro e nella possibilità di costruire una famiglia.

Riluttanza nella Difesa

In un altro sondaggio, pubblicato di recente su "Le Grand Continent", è emerso che l'Italia è il Paese meno disposto ad aumentare le spese per la difesa, con solo il 19% degli italiani favorevoli a tale incremento, rispetto a una media europea del 43%. Gli italiani si mostrano riluttanti anche riguardo alla protezione militare dell'Ucraina, con solo il 37% favorevoli, e al supporto dell'ombrello nucleare francese (47% contro una media del 61%). Tali cifre sono ancora più significative se consideriamo che, contrariamente alla loro avversione a investire in difesa, molti italiani (49%) percepiscono un rischio elevato di conflitto armato in Europa.

Il Futuro e la Politica Italiana

Il risultato è chiaro: la metà degli italiani teme un futuro conflittuale, ma meno di un quinto è pronto a prepararsi. Questo riflette una profonda sfiducia nel potere delle istituzioni e nel valore delle scelte politiche. La politica nostrana, dal canto suo, ha subito un'evoluzione instabile negli ultimi anni, con milioni di voti che si sono spostati da un partito all'altro, segno di frustrazione e speranze disattese. Tuttavia, dopo le ultime elezioni, questi spostamenti sembrano essersi arrestati, mentre l'astensionismo tocca picchi record, suggerendo una stabilità basata più sulla delusione che sulla fiducia.

Verso una Nuova Vitalità

Rimanere in disparte rispetto alle richieste di rafforzare la nostra difesa, che provengono tanto dagli Stati Uniti quanto dall'Europa, significherebbe emarginarsi nel nuovo ordine mondiale che si sta formando. È fondamentale per l'Italia ripristinare una certa vitalità, non solo per affrontare le sfide immediate, ma anche per riaffermare il proprio ruolo nel contesto geopolitico contemporaneo.