La rottamazione delle cartelle fiscali sta spopolando tra gli italiani, offrendo loro l'opportunità di estinguere i debiti senza incorrere in sanzioni o interessi. Questa misura si è dimostrata lucrativa, con un incasso di 4,6 miliardi di euro nei primi undici mesi dell'anno scorso, secondo l'analisi dell'ex direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini.

Negli ultimi otto anni, la rottamazione ha generato complessivamente 31,6 miliardi di euro per le casse dello Stato. La crescente popolarità di questo provvedimento ha spinto la Lega a chiedere una nuova apertura per la rottamazione, con l'intenzione di rilanciare economicamente il nostro Paese dopo i difficili tempi della pandemia.

Tuttavia, l'emendamento proposto è stato ritirato e non ha ricevuto l'approvazione del viceministro all'Economia, Maurizio Leo, che stava gestendo il risultato non entusiasmante del concordato biennale riservato agli autonomi. Un risultato particolarmente deludente, come il ricavato di 1,7 miliardi su 2,5 attesi, ha fatto sì che la Lega puntasse sulla riapertura della rottamazione, presentata con una quinta versione del provvedimento.

Recentemente, la proposta della Lega potrebbe tornare alla ribalta sotto forma di emendamento al decreto Milleproroghe, ma ci sono incertezze sul fatto che possa essere accettata, data la possibile non conformità rispetto al decreto originario. Nel frattempo, un'importante novità è stata introdotta per il pagamento delle cartelle: l'Agenzia della Riscossione ha lanciato l'opzione di rateizzare il pagamento dei debiti fino a sette anni, offrendo ai contribuenti una soluzione flessibile e accessibile tramite un semplice modulo online.

In una manovra ulteriormente vantaggiosa, il nuovo scadenzario ha concesso alle partite IVA con redditi fino a 170mila euro più tempo per versare Irpef, Ires e Irap. Entro il prossimo giovedì, 16 gennaio, circa 300mila contribuenti saranno chiamati a pagare e avranno la scelta di estinguere il debito in un'unica soluzione o in cinque rate mensili, da gennaio a maggio 2025.

Questi sviluppi segnano una pietra miliare nel tentativo del governo italiano di venire incontro ai cittadini e alle imprese, ma sollevano anche interrogativi sul futuro del sistema fiscale. La rottamazione fiscale continua a offrire una via d'uscita per molti, ma servirà a riportare fiducia nell'economia italiana? Solo il tempo potrà dircelo, ma una cosa è certa: la rottamazione è diventata un tema caldo e di grande interesse pubblico.