Un pomeriggio da incubo ha colpito Ostia, con due stabilimenti balneari avvolti dalle fiamme in pochi ore. Sei cabine distrutte e due danneggiate nello stabilimento Le Dune, uno dei più prestigiosi sul litorale romano. Grazie all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, il rogo che ha devastato il lungomare Caio Duilio non si è esteso ulteriormente, impedendo conseguenze più gravi. L’incendio è scoppiato intorno alle 15:30, mandando in allerta gli abitanti della zona, preoccupati per la sicurezza sulle spiagge locali.

Ma il dramma non finisce qui: a far lievitare i timori della comunità è un secondo incendio avvenuto in serata al Belsito, di proprietà di Edoardo Moscara, situato in piazza Sirio. Qui, una sola cabina è andata a fuoco, ma l'eco della notizia ha riacceso le paure di un potenziale atto doloso, con la polizia che indaga sul caso. I residenti, spaventati, hanno segnalato alle autorità la visione di fiamme e fumi sospetti, contribuendo a una rapida risposta dei vigili del fuoco.

La polizia di Stato non esclude l’ipotesi del dolo, alimentando il mistero su chi possa essere dietro a questi atti vandalici. Questa serie di incendi mette in luce anche una questione più ampia: le spiagge di Ostia, spesso date in gestione a stabilimenti balneari con contratti vantaggiosi, stanno attirando l’attenzione per i loro affitti stracciati rispetto ai guadagni elevati. Questo potrebbe portare a una nuova discussione sulla gestione del patrimonio pubblico costiero e sulla sicurezza delle strutture.

I cittadini e i turisti sono in allerta, chiedendosi se ci siano altre minacce in arrivo. Resta da capire se i responsabili di questi incendi verranno trovati e se Ostia potrà tornare a godere di una stagione balneare sicura.