Ásthildur Lóa Thórsdóttir, ministra islandese per l'Infanzia e l'Istruzione, ha rassegnato le dimissioni dopo che sono emerse le incredibili rivelazioni riguardo a una sua relazione con un ragazzo di 15 anni, avvenuta oltre 30 anni fa. In un'intervista, Thórsdóttir ha rivelato di aver iniziato la relazione all'età di 22 anni, mentre era consulente all'interno del gruppo religioso Trú og líf (Religione e vita) di cui entrambi facevano parte. Dopo nove mesi, ha dato alla luce il loro figlio.

In Islanda, l'età del consenso è di 15 anni, ma le relazioni sessuali tra un adulto e un minorenne di meno di 18 anni sono vietate se l'adulto ha un ruolo di autorità, come nel caso di Thórsdóttir. La ministra ha dichiarato: "Sono passati 36 anni, molte cose sono cambiate e sicuramente oggi avrei affrontato la situazione in modo diverso." La premier islandese, Kristrún Frostadóttir, ha definito la questione una "questione seria" e ha convocato immediatamente Thórsdóttir. A quel punto, la ministra ha scelto di dimettersi.

Secondo le notizie fornite dall'emittente islandese Ruv, la relazione tra Thórsdóttir e il giovane, identificato come Eiríkur Ásmundsson, è stata mantenuta segreta. È emerso che Ásmundsson era presente alla nascita del bambino e ha vissuto con lui durante il primo anno di vita. Tuttavia, dopo aver incontrato il suo attuale marito, Thórsdóttir ha interrotto la relazione con il giovane.

La situazione è tornata alla ribalta quando Ásmundsson ha presentato una richiesta al ministero della Giustizia islandese per vedere suo figlio, lamentando di essere stato escluso dalla vita del bambino per anni dalla Thórsdóttir. Lui aveva 16 anni e lei 23 al momento della nascita del bambino, e ora sostiene di aver ricevuto richieste di mantenimento per i primi 18 anni di vita del ragazzo.

La scorsa settimana, una parente di Ásmundsson ha cercato di contattare la prima ministra per discutere della questione. Dopo aver appreso che il coinvolgimento riguardava un membro del governo, Frostadóttir ha chiesto ulteriori dettagli, portando così alla luce la verità e, infine, alla decisione di Thórsdóttir di dimettersi. Questo scottante episodio solleva interrogativi sui valori e le norme che circondano le relazioni tra adulti e minorenni in Islanda, ed è destinato a creare un acceso dibattito nel paese.