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Graziati Proud Boys e Oath Keepers: i violenti del 6 gennaio tornano liberi!

2025-01-22

Autore: Giulia

Donald Trump mantiene la sua promessa e, tra i primi ordini esecutivi firmati dopo l'insediamento, c'è la controversa grazia per i suoi sostenitori che hanno assaltato il Campidoglio il 6 gennaio 2021. Il neo presidente americano ha ordinato il perdono per 1.500 persone accusate di reati minori, ma ha anche commutato la pena per altre 14, tra cui spiccano nomi noti come Enrique Tarrio, ex leader dei Proud Boys, e Stewart Rhodes, fondatore degli Oath Keepers. Entrambi, condannati rispettivamente a 22 e 18 anni per cospirazione sediziosa, sono stati rilasciati dopo anni di detenzione.

“Speriamo che escano stasera,” ha dichiarato il tycoon, firmando l'ordine nello Studio Ovale. Questa decisione si inserisce nella sua campagna elettorale, dove aveva promesso di esercitare clemenza nei confronti di quelli che ha definito "patrioti" e "ostaggi". Il presidente ha garantito “una grazia totale, completa e incondizionata a tutti gli individui condannati per reati correlati agli eventi del 6 gennaio 2021”.

Questa mossa segna un duro colpo per una delle indagini più diffuse e complicate della storia del Dipartimento di Giustizia americano, con anni di lavoro da parte di procuratori e agenti dell'FBI, che hanno utilizzato una montagna di prove, tra cui foto, video e dati di localizzazione telefonica, per identificare i sospetti. La decisione di grazia ha suscitato indignazione tra molti, tra cui l'ex speaker della Camera Nancy Pelosi, che su X ha commentato: “È una vergogna”.

Le reazioni si sono moltiplicate, con molti che criticano il presidente per aver minato le fatiche delle forze dell'ordine che quel giorno hanno affrontato attacchi violenti per garantire la sicurezza del Congresso. Alcuni esperti legali avvertono che questa grazia potrebbe avere conseguenze di vasta portata, non solo per la giustizia, ma anche per il futuro della stabilità politica negli Stati Uniti. Cresce anche il timore di nuove azioni violente da parte di movimenti di estrema destra che vedono in questi eventi una legittimazione delle loro azioni. La situazione è più tesa che mai, e il paese si trova davanti a un bivio decisivo nel suo percorso verso la ricomposizione della democrazia.