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Gianluca Rocchi: "VAR a chiamata non è nostro affare, ma stiamo migliorando"

2025-01-06

Autore: Marco

"Abbiamo sempre margini di miglioramento. Abbiamo intrapreso una linea di intervento che mira a punire i veri rigori e le reali infrazioni di gioco, e questo sta producendo risultati soddisfacenti. Il campionato è estremamente competitivo". Così ha dichiarato Gianluca Rocchi, designatore arbitrale per la Serie A e B, in un'intervista a DAZN, tracciando un bilancio dopo il girone d'andata dell'attuale stagione. "Siamo un gruppo di 46 arbitri tra Serie A e B, e almeno 35 di noi hanno avuto la possibilità di dirigere partite di A. Con questo approccio, possiamo formare arbitri anche molto giovani per diventare 'internazionali'."

Rocchi ha proseguito sostenendo che le linee guida del VAR sono allineate con quelle delle stagioni precedenti, anche se ha notato un lieve calo nelle revisioni in campo (OFR). "In generale, possiamo dire di essere soddisfatti. La quantità di rigori concessi in Italia è in linea con gli altri campionati europei, ma è importante evidenziare che la Premier League adotta una filosofia culturale diversa. Utilizzando la stessa linea della UEFA per arbitri e giocatori, sarà più semplice gestire le partite. Sono moderatamente soddisfatto dei nostri arbitri e della gestione del VAR. All'inizio della stagione non abbiamo avuto un buon avvio, ma ora stiamo migliorando.

Il VAR ha un ruolo cruciale, ma la nostra filosofia è quella di correggere solo gli errori macroscopici. Stiamo lavorando per formare un gruppo dedicato esclusivamente al VAR, in modo da avere un numero maggiore di professionisti e risolvere più facilmente eventuali problemi."

In merito ai rigori, che spesso suscitano controversie, Rocchi ha dichiarato: "Desidero eliminare le sanzioni meno gravi. I nostri dati sono simili a quelli a livello europeo e se utilizziamo gli stessi parametri, sarà più facile per le nostre squadre affrontare competizioni internazionali. Non esistono rigori 'leggeri', si tratta di 'rigore sì' o 'rigore no'. Sotto questo aspetto, siamo allineati con le statistiche della scorsa stagione".

Rocchi ha concluso il suo intervento esprimendo una certa preoccupazione riguardo all'atteggiamento generale verso l'errore degli arbitri: "C'è una crescente insofferenza verso l'errore, e si crede che la tecnologia elimini ogni errore dal campo. Questo non è del tutto corretto. Anche con l'ausilio del VAR, una piccola percentuale di errore rimarrà. Il VAR è in grado di ridurre il 92% degli errori, ma l'8% festeggia ancora. Il VAR a chiamata? Non si tratta di un tema che ci concerne; una simile pratica potrebbe derubricare le responsabilità del VAR".