Dove acquista l'Italia il gas: Scopri i partner chiave e le sorprese in arrivo!
2025-01-06
Autore: Sofia
Quali sono i principali fornitori di gas dell'Italia? Questa domanda è diventata cruciale nell'attuale contesto di vulnerabilità energetica in Europa.
Dopo la mancato rinnovo dell'accordo per il transito del gas dalla Russia all'Ucraina, che alimenta anche altri Paesi europei, alcune nazioni dell'Unione Europea, come Austria e Slovacchia, hanno lanciato l'allerta riguardo alle possibili conseguenze sul rifornimento di gas.
L'Italia è a rischio? Fortunatamente, la nostra nazione ha significativamente ridotto la dipendenza dal gas russo negli ultimi due anni, potendo contare su nuovi canali di approvvigionamento e su una rete di fornitori diversificata.
La geografia gioca a favore del Bel Paese: grazie alla posizione strategica nel Mar Mediterraneo e ai legami con il Nord Africa, l'Italia ha creato nuove linee di approvvigionamento. L'accesso al gas dall'Azerbaijan attraverso gasdotti e il rifornimento dalla Norvegia tramite link nel Nord Italia hanno contribuito a garantire maggiore stabilità nelle forniture.
Tuttavia, nel 2025 l'Italia potrebbe affrontare nuove sfide in tema di sicurezza energetica. La fragilità del mix energetico europeo potrebbe portare a fluttuazioni nei prezzi del gas, influenzando pesantemente i consumi domestici.
Dove acquista dunque l'Italia il gas? I dati più recenti sui principali paesi fornitori rivelano le seguenti percentuali di rifornimento:
Fornitori principali di gas all'Italia:
- Algeria: 44,3%;
- Qatar: 43,5%;
- Stati Uniti: 33,9%;
- Azerbaijan: 16%;
- Norvegia: 8,4%;
- Russia: 9%;
- Libia: 2,3%.
Dove entra questo gas nel territorio italiano? Secondo la mappa di Snam aggiornata a gennaio 2025, alcuni punti cruciali per l'ingresso del gas sono:
Punti di ingresso del gas in Italia:
1. **Passo Gries**: gas proveniente da Norvegia e Paesi Bassi; 2. **Mazara del Vallo**: connessione con l'Algeria (TransMed); 3. **Gela**: conclusione del gasdotto Greenstream dalla Libia; 4. **Melendugno**: ingresso del gas dall'Azerbaijan tramite il corridoio meridionale.
Inoltre, l'Italia è supportata da numerosi terminal per il gas naturale liquefatto (GNL). I porti italiani, come quelli di **La Spezia** e **Livorno**, ricevono GNL da diverse nazioni, tra cui gli Stati Uniti, l'Egitto e la Nigeria. Il terminal di **Rovigo** è essenziale per le importazioni dal Qatar e ben altri paesi.
Aprile 2025 vedrà anche l'attivazione di un nuovo terminal di rigassificazione a Ravenna.
L'Italia e la sua rete di fornitori di gas: come è cambiato il panorama?
Dal conflitto in Ucraina, l'Italia ha dovuto rivoluzionare la sua politica energetica, cercando nuove fonti per ridurre la dipendenza dalla Russia. L'accordo tra i Paesi UE ha facilitato la creazione di alleanze strategiche, orientando l'attenzione verso rifornimenti di GNL provenienti principalmente dal Qatar e dagli Stati Uniti.
I dati indicano un netto spostamento dai gas russi a fonti più affidabili come l'Algeria, il GNL e le forniture dall'Azerbaijan. Questa diversificazione ha reso l'Italia meno vulnerabile, dal punto di vista energetico, ma le sfide future richiedono attenzione continua. Rimani aggiornato, perché il futuro energetico dell'Italia potrebbe riservare molte sorprese!