FdI: "Bonus studenti fino a 1500 euro per le scuole paritarie", la polemica infuria!
2024-11-15
Autore: Giovanni
L'emendamento proposto da Fratelli d'Italia all'interno della legge di Bilancio ha scatenato una tempesta di polemiche. A partire dal 2025, le famiglie con un reddito ISEE fino a 40mila euro potranno ricevere un voucher annuale massimo di 1500 euro per ciascuno studente che frequenta una scuola paritaria. Il finanziamento complessivo previsto è di un massimo di 65 milioni di euro ogni anno. Questa proposta, avanzata dal deputato di FdI Lorenzo Malagola, richiede l'emanazione di un decreto da parte del Ministero dell'Istruzione per essere attuata, ma già si sono sollevate forti critiche.
Le opposizioni non risparmiano attacchi. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha sottolineato: "Mentre a marzo venivano tagliati oltre 7mila posti nell'organico della scuola pubblica, scopriamo ora che il partito di Meloni sta proponendo voucher per chi sceglie scuole paritarie. Sembra una strategia simile a quella in campo sanitario, dove si penalizza il pubblico per incentivare il privato. Dobbiamo difendere la nostra scuola pubblica!"
Anche il Partito Democratico insorge, con Francesco Boccia che afferma: "Questa è la chiara volontà di privatizzare scuola e servizi, lasciando che sia il mercato a decidere. Ci batteremo con tutte le nostre forze affinché i servizi pubblici restino garantiti per tutti, come stabilito dalla nostra Costituzione".
Il governo non si fa intimidire e Giuseppe Valditara, Ministro dell'Istruzione, ha difeso l'emendamento dicendo: "Siamo pienamente consapevoli dell'importanza di garantire a tutti i ragazzi, a prescindere dal loro reddito, il diritto di studiare nelle scuole paritarie. Stiamo già lavorando per trovare soluzioni praticabili su questo tema cruciale".
Tuttavia, i sindacati mostrano opinioni contrastanti. Gianna Fracassi, segretaria generale della Flc Cgil, non usa mezzi termini: "Questo governo ha smascherato le sue vere intenzioni e sta agendo contro la scuola pubblica, violando la Costituzione. Per questo motivo, saremo presenti a tutte le mobilitazioni e allo sciopero generale previsto per il 29 novembre". Al contrario, Ivana Barbacci, segretaria della Cisl Scuola, ha adottato un tono più conciliante: "Riteniamo che sia essenziale sostenere sia la scuola statale sia quella paritaria, in particolare per le famiglie con meno possibilità economiche. È fondamentale garantire a tutti i ragazzi il diritto allo studio, investendo su entrambi i tipi di istituzione e sostenendo le famiglie con aiuti economici per la frequenza scolastica e le spese relative come libri, trasporti e mense".
Il dibattito su questo bonus non è destinato a placarsi, con la società italiana che si divide sempre di più su come garantire un'istruzione equa e di qualità per tutti.