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Scoperto il corallo più grande del mondo: visibile dallo spazio!

2024-11-15

Autore: Giulia

Un incredibile ritrovamento è avvenuto nell'Oceano Pacifico sud-occidentale: un gruppo di scienziati a bordo di una nave da ricerca ha scoperto il corallo più grande mai registrato, un gigante di 34 metri di larghezza, 32 metri di lunghezza e 5,5 metri di altezza, con una circonferenza che raggiunge i 183 metri. Questo straordinario organismo, una rete intricata di polipi corallini, ha impiegato circa tre secoli per svilupparsi, differente dalle solite barriere coralline che sono miscele di diverse colonie di corallo. Qui si tratta di un vero e proprio corallo autonomo, cresciuto in modo ininterrotto per centinaia di anni.

La scoperta, realizzata dal team di National Geographic Pristine Seas durante una spedizione alle Isole Salomone, ha portato alla luce un corallo di color marrone con spruzzi di giallo brillante, blu e rosso, caratterizzato da increspature che riflettono la superficie dell'oceano. Si tratta di esemplari della specie Pavona clavus, che forniscono riparo e spazi di riproduzione fondamentali a numerose specie marine, dai gamberi e granchi ai pesci. Sorprendentemente, a causa della sua grandezza, il corallo è persino visibile dallo spazio, come confermato da National Geographic.

Enric Sala, National Geographic Explorer in Residence e fondatore di Pristine Seas, ha commentato: “Quando pensiamo di aver scoperto tutto sulla Terra, ecco che troviamo un corallo gigantesco e pulsante di vita. È una scoperta scientifica significativa, paragonabile a trovare l'albero più alto del mondo. Tuttavia, non possiamo ignorare il rischio: anche se si trova in una posizione remota, questo corallo è minacciato dal riscaldamento globale e dalle attività umane.”

Per quanto riguarda la localizzazione, a occhio nudo, il corallo potrebbe sembrare una roccia enorme appena sotto la superficie dell'acqua. Quando il team lo ha notato per la prima volta, ha pensato che potesse essere il relitto di qualche nave affondata. Manu San Félix, direttore della fotografia subacquea, ha deciso di effettuare un’immersione e ha scoperto con stupore che si trattava di un corallo di dimensioni eccezionali, totalmente ignorato fino a quel momento anche dalla comunità locale.

Il primo ministro delle Isole Salomone, Jeremiah Manele, ha sottolineato l’importanza di questa scoperta, affermando: “L'oceano è fondamentale per il nostro sostentamento e ha un impatto enorme sulla nostra economia. La nostra sopravvivenza dipende da barriere coralline sane, quindi dobbiamo proteggerle per le generazioni future.”

Il corallo Pavona clavus è un vero paradiso per la vita marina. La sua forma a cupola crea habitat ideali per giovani pesci di barriera e granchi, risorse vitali per le comunità locali. I polipi che costituiscono questo enorme organismo provengono da larve che si sono insediate sul fondale marino, moltiplicandosi in milioni di esemplari identici nel corso dei secoli.

Eric Brown, scienziato dei coralli della spedizione Pristine Seas, ha aggiunto: “Colonie di coralli adulti come questa sono cruciali per il recupero e la salute degli ecosistemi delle barriere coralline. Anche se le barriere coralline vicine stanno subendo danni a causa del riscaldamento dei mari, questa oasi di corallo sano in acque più profonde rappresenta un segnale di speranza.”

Sul piano della conservazione, la scoperta del mega corallo arriva in un momento critico, quando solo l’8,4% degli oceani è protetto in qualche modo. Gli esperti avvertono che occorre proteggere almeno il 30% degli oceani per preservare la vita marina, fornire cibo e opportunità di lavoro a milioni di persone. Il mondo ha bisogno di circa 190.000 piccole aree marine protette (AMP) nelle regioni costiere e 300 AMP nelle zone remote per raggiungere gli obiettivi di conservazione entro il 2030.

Manu San Félix ha descritto il corallo come “un monumento naturale che ha visto l’arrivo dei primi europei in queste acque. Grandi pensatori come Newton, Darwin, Curie e Gandhi hanno coesistito con questa colonia, e ora questo corallo continua a sopravvivere. La sua genetica è una vera enciclopedia sulla resilienza dell’ecosistema marino.”

Infine, le Isole Salomone non sono solo il luogo di questo straordinario corallo; sono anche la casa della seconda maggiore biodiversità corallina del pianeta, con oltre 490 specie note. Inoltre, ospitano uno dei vulcani sottomarini più attivi, il Kavachi. Collin Beck, Segretario permanente del Ministero degli Affari Esteri e del Commercio Estero, ha dichiarato: “Le Isole Salomone rappresentano una chiave per capire le meraviglie dell'oceano e il Triangolo dei Coralli. È fondamentale continuare a scoprire e proteggere la ricca biodiversità del nostro pianeta.”

A metà ottobre, un team di 18 scienziati e filmmaker di National Geographic Pristine Seas è partito per una spedizione che mira a studiare la salute degli oceani nelle Isole Salomone e ampliare la protezione della biodiversità marina, utilizzando tecnologie all'avanguardia per comprendere meglio le dinamiche dei nostri ecosistemi marini. Questo viaggio rappresenta una nuova e urgente iniziativa per preservare uno dei tesori più straordinari del nostro pianeta.