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Ex Ilva: Proroga CIGS per 3.062 Lavoratori e Futuro Incerto

2025-03-05

Autore: Francesco

Al Ministero del Lavoro si è ufficializzato l'accordo per la proroga di 12 mesi della Cassa Integrazione Straordinaria (CIGS) per i lavoratori di Acciaierie d'Italia, conosciuta come ex Ilva. Secondo quanto comunicato dai sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm, Usb e Ugl, il provvedimento coinvolge 3.062 lavoratori, un numero inferiore rispetto alla richiesta iniziale di 3.400.

Rimane in sospeso la questione della vendita dell'azienda. La situazione è complessa, con trattative aperte che vedono gli azeri di Baku Steel e gli indiani di Jindal in prima linea. La decisione finale dipenderà dal Governo, con una scadenza fissata per il 14 marzo.

Cosa Prevede la Nuova CIGS per l'Ex Ilva

L'accordo offre una maggiore tranquillità ai lavoratori durante questo periodo critico. Grazie alla proroga della CIGS, il passaggio di consegne sarà facilitato. La ministra del Lavoro, Calderone, ha sottolineato che questo rappresenta un "serenamento" per i dipendenti.

Inoltre, la nuova CIGS offre un'integrazione salariale al 70% e garantisce che non ci saranno sospensioni a zero ore. Alcuni dettagli importanti includono: - Esclusione dalla CIGS per i manutentori coinvolti nel piano di ripartenza; - Accumulo dei ratei di tredicesima e almeno un giorno di ferie; - Un impianto di premio di welfare pari all'1% del valore annuo della paga base al raggiungimento di 3 milioni di tonnellate di acciaio, al 2% per 3,5 milioni, e al 3% per 4 milioni di produzione.

Obiettivi di Produzione Rivisti

I sindacati hanno espresso soddisfazione per l'accordo, ma hanno anche sollevato preoccupazioni riguardo agli obiettivi di produzione rivisti al ribasso. Il Governo ha ridotto la produzione di acciaio per il 2025 da 5 a 4 milioni di tonnellate, evidente manovra strategica per agevolare la vendita. Questa limitazione, però, potrebbe compromettere la capacità produttiva dell'azienda, che in passato poteva arrivare a produrre ben 10 milioni di tonnellate.

Un Mercato in Evoluzione per la Vendita dell'Ex Ilva

Nel frattempo, continuano le trattative presiedute dal Governo di Giorgia Meloni, con numerosi nomi circolati riguardo ai potenziali acquirenti. Oltre a Baku Steel e Jindal, ci sono indiscrezioni su una possibile joint venture tra i due gruppi.

Questa vendita rappresenta un momento cruciale non solo per gli oltre 3.000 lavoratori coinvolti, ma anche per l'industria siderurgica italiana, che continua a lottare per riconoscere il proprio ruolo in un mercato globale sempre più competitivo.