Un vero e proprio spavento questa mattina, martedì 25 marzo, all'aeroporto di Venezia quando un Airbus dell'Air France, con 193 passeggeri a bordo, ha effettuato un atterraggio d'emergenza alle 11:30. Dall'aeromobile si avvertiva un forte odore di bruciato, il che ha immediatamente attivato i protocolli di sicurezza. I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente sulla pista e, per precauzione, tutte le operazioni aeroportuali sono state sospese fino alle 12:00.

L'aereo, identificato come AF1532, era decollato da Parigi Charles de Gaulle alle 9:52, diretto ad Atene. Nonostante l'anomalia, è riuscito ad atterrare in sicurezza. Le squadre di emergenza, composte da operatori del 115, hanno schierato un’autobotte, un'autoscala, un carro schiuma e sommozzatori per eseguire controlli approfonditi sul velivolo. Fortunatamente, tutti i passeggeri e l'equipaggio sono scesi senza alcun ferito, e non è stato necessario l’intervento delle ambulanze.

È interessante notare che questo non è un caso isolato: negli ultimi due mesi, sono stati segnalati diversi atterraggi d'emergenza simili, causati da piccole anomalie su aerei di varie compagnie aeree. I passeggeri, dopo questo episodio, hanno dovuto attendere di salire su un altro volo che li avrebbe portati a destinazione nel corso della giornata. La situazione è tornata rapidamente alla normalità, ma quest’evento ha riacceso il dibattito sulla sicurezza aerea e sull'importanza delle procedure di emergenza negli aeroporti.

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