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Crisi a Gaza: Sanzioni, minacce e un bilancio devastante

2025-08-29

Autore: Giulia

Sanzioni e tensioni internazionali crescenti

La guerra in Gaza entra in una fase critica mentre gli Stati Uniti hanno revocato i visti ai membri dell'Autorità Nazionale Palestinese (ANP) in vista dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. "Discuteremo con il dipartimento di Stato riguardo a questa decisione", ha detto il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric. La questione esplora il delicato equilibrio tra diplomatici e la crescente tensione nella regione.

Retorica di Hamas e minacce a Israele

Hamas ha lanciato pesanti minacce a Israele, dichiarando che "ogni attacco a Gaza City avrà un costo insostenibile", promettendo che l'esercito israeliano "pagherà col sangue". Abu Obeida, portavoce delle Brigate Qassam, ha affermato che gli ostaggi rischiano la vita esattamente come i combattenti palestinesi e ha sottolineato la responsabilità del governo israeliano nel caso di perdite.

L'appello della Turchia contro Israele

In una mossa significativa, la Turchia ha chiuso i propri porti e spazio aereo agli aerei israeliani, esortando altre nazioni a seguire il suo esempio. Hamas ha accolto favorevolmente queste misure, sollecitando ulteriori sanzioni contro Israele e l'isolamento internazionale come risposta alla crisi umanitaria.

Bilancio devastante delle vittime

Il conflitto ha superato i 63.000 morti, con quasi 160.000 feriti, stando a quanto riportato dal ministero della Salute di Gaza. Questa cifra drammatica evidenzia l'urgente bisogno di interventi umanitari, mentre i combattimenti continuano a colpire anche le aree designate come "zone sicure".

Israele intensifica le operazioni militari

Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno annunciato che intensificheranno gli attacchi a Gaza City, dichiarando la zona come "pericolosa". Nonostante gli avvertimenti internazionali, Israele prosegue senza esitazioni per liberare gli ostaggi e neutralizzare Hamas.

Una situazione insostenibile negli ospedali

Le testimonianze dai pochi ospedali rimasti attivi a Gaza sono raccapriccianti. I medici devono scegliere chi salvare a causa della mancanza di risorse, mentre sempre più pazienti giungono in condizioni critiche. La testimonianza del direttore dell'Al-Ahli Arab Hospital rivela l'angosciante realtà che la guerra ha portato anche nelle strutture sanitarie.

La comunità internazionale di fronte alla crisi

L'agenzia UNRWA avverte che un milione di persone rischia di essere sfollato a causa dell'imminente offensiva israeliana. La comunità internazionale è chiamata a fornire assistenza umanitaria e a lavorare per un cessate il fuoco duraturo, mentre cresce la pressione su governi come quello della Spagna, che chiedono sanzioni più severe contro Israele.