Salute

Alessio: la sua eroica lotta contro una rara malattia al cuore

2025-09-08

Autore: Sofia

Alessio Scorrano, 33 anni di Magenta, vive una battaglia quotidiana contro una rara malattia cardiaca che lo tiene prigioniero da oltre un decennio. Nonostante anni di interventi e cure, la sua vita è segnata da sacrifici e sofferenza.

La scoperta della malattia

Tutto ha inizio nel 2013, quando Alessio avverte un dolore al torace durante una corsa. Solo nel 2016, dopo innumerevoli esami, riceve la diagnosi: una malformazione congenita nota come "ponte miocardico".

Interventi e sfide

Da quel momento, Alessio si sottopone a diversi interventi, ma il dolore persiste. Nel 2017 un'operazione a San Donato non dà i risultati sperati; nel 2022 un bypass a Torino si richiude dopo un anno, lasciandolo con ancora più domande.

Una speranza in Belgio?

Nel 2024, decide di tentare un ultimo intervento a cuore aperto in Belgio. "Credevo che migliorasse la situazione", racconta Alessio, "ma è stata un'esperienza devastante. Ho dovuto affrontare lunghi mesi di riabilitazione e costi elevati." Tornato in Italia, le sue condizioni peggiorano ulteriormente.

Nuova vita a Novara

In Italia, uno specialista a Novara rivela errori gravi durante l'intervento belga: uno stent accartocciato e un ramo collaterale sacrificato. Una serie di angioplastiche e nuovi stent hanno migliorato leggermente la situazione, ma Alessio continua ad affrontare dolori persistenti e vasi spasmodici.

La forza di un combattente

Deluso dalle esperienze precedenti, Alessio rifiuta nuove operazioni invasivo. "Cerca nuove soluzioni terapeutiche e tecnologie, confidando nella scienza per ottenere un miglioramento complessivo," afferma con determinazione.

Come aiutare Alessio

Attualmente, Alessio ha avviato una raccolta fondi per coprire le spese di cure in Belgio, superando i 77mila euro. Chi volesse supportarlo può contribuire alla sua campagna su GoFundMe.

La situazione attuale

Alessio non solo deve affrontare spasmi e insufficienza di flusso a causa di cicatrici e aderenze, ma ha anche sviluppato un pectus excavatum, che influisce sul suo respiro. Si tratta di un ulteriore ostacolo nella sua già difficile esistenza.

La sua è una lotta per la vita, un esempio di resilienza e speranza in un momento di immani sfide.