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Yulia Navalnaya Accusa Putin: 'Mio Marito È Stato Avvelenato, Ho Le Prove!'

2025-09-17

Autore: Francesco

Un Accusa Diretta a Putin

Yulia Navalnaya punta il dito contro Vladimir Putin, accusando il Cremlino di essere dietro la morte del marito Alexey. La vedova del noto oppositore sostiene di avere prove di un avvelenamento, con due laboratori in paesi diversi che confermano la stessa verità: Alexey è stato avvelenato.

Una Verità Nascosta?

Navalnaya non rivela i nomi di questi laboratori o le sostanze tossiche rinvenute sul "materiale biologico" prelevato dopo la morte del marito in carcere. Tuttavia, fa appello affinché i risultati delle analisi effettuate dopo il decesso di Navalny vengano resi pubblici: "È di fondamentale importanza che il pubblico conosca la verità!"

Circostanze Misteriose della Morte

Alexey Navalny è morto nel febbraio 2024 mentre era ingiustamente detenuto in un carcere dell'Artico russo. Gli alleati ne accusano direttamente il Cremlino. "Putin è responsabile della morte di mio marito", afferma Yulia, e pubblica foto macabre della cella del dissidente, mostrando persino una pozza di vomito sul pavimento.

La Morte Tragica di un Leader dell'Opposizione

Yulia sostiene che non ci sia più traccia dei video delle telecamere di sorveglianza del carcere nel giorno del decesso di Navalny. La paralisi della giustizia russa suscita inquietudine: il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, non ha commentato le accuse, limitandosi a dire di non sapere nulla della questione.

Negligenza Medica e Sofferenze Inutili

Secondo Navalnaya, il marito non avrebbe ricevuto le cure necessarie: "Non è stato nemmeno portato in infermeria, l'hanno rimandato nella sua cella", afferma. Le sue parole rivelano un quadro straziante di dolore e sofferenza, descrivendo come Alexey si sia accasciato e abbia iniziato a gemere: "Diceva che gli bruciava il petto e lo stomaco, poi ha vomitato".

Un Passato di Attivismo e Avvelenamenti Misteriosi

Navalny è stato un faro di speranza e coraggio contro il regime autocratico di Putin. Dopo aver subito un presunto avvelenamento con il gas nervino Novichok nel 2020, tornò comunque in Russia nel gennaio 2021, ben sapendo di essere arrestato. La sua arresto e condanna a 19 anni di reclusione sono stati visti come manovre politiche per silenziarlo.

Documenti Sospetti e Censura

Un anno fa, il sito The Insider rivelò di aver analizzato numerosi documenti legati alla morte di Navalny, mostrando che le autorità russe avrebbero sistematicamente rimosso i riferimenti ai sintomi che i medici avevano rilevato. Questo solleva interrogativi inquietanti: i sintomi di avvelenamento sono stati occultati?