
Furti e Truffe nel Ravennate: Blitz contro il 'Clan' dei Nomadi
2025-09-05
Autore: Marco
Un Clan nel Mirino della Giustizia
Da anni, un pericoloso clan nomade ha terrorizzato il centro-nord Italia con un'incessante serie di furti e truffe. Le loro azioni, che hanno colpito anche la provincia di Ravenna, hanno generato un allarme sociale così intenso da portare le autorità a classificarli come una vera minaccia per la comunità.
Maxi Sequestro: 380 Mila Euro di Beni Sottratti
Il Tribunale di Venezia ha finalmente deciso di agire, emettendo un provvedimento di sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di circa 380 mila euro. Questa operazione è stata realizzata grazie alla collaborazione tra la Polizia Anticrimine e i militari della Guardia di Finanza, che hanno messo sotto sorveglianza tre membri di una stessa famiglia, noti per i loro numerosi precedenti penali.
Una Famiglia Criminale con Gravi Accuse
La famiglia in questione, composta da un uomo e due donne rom (marito, moglie e suocera), ha un ampio curriculum criminale che include reati contro la persona e il patrimonio. I beni sequestrati comprendono terreni e fabbricati situati nelle province di Padova, Rovigo, Treviso e Venezia, tutti riconducibili a loro tramite prestanomi, ma chiaramente illeciti.
I Colpi Più Grandi: Furti da Milioni di Euro
Nel 2023, i coniugi sono stati arrestati per il furto aggravato di una borsa contenente gioielli per un valore di 4,8 milioni di euro, sottratta a un rappresentante orafo tedesco lungo l'autostrada del Brennero. Questo è solo uno dei tanti episodi che li ha visti coinvolti, inclusi abusi di carte di credito e furti di beni preziosi in diverse province, come Venezia e Piacenza.
Un Patrimonio Sospetto e una Vita Illecita
Le indagini hanno rivelato una grave disparità tra i beni detenuti e i redditi dichiarati dai membri del clan, suggerendo chiaramente che la loro fonte di sostentamento deriva da attività illegali. Sono stati già destinatari di altre misure preventive, come divieti di ritorno in diversi comuni, ma il questore di Padova ha richiesto anche la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.
Giustizia in Azione: Nuove Misure di Sicurezza
La corte ha accolto la richiesta di sorveglianza speciale, imponendo ai tre indagati l'obbligo di soggiorno nel loro comune di residenza. Questa misura, della durata da 2 a 3 anni, rappresenta un importante passo verso la tutela della società e la lotta contro la criminalità organizzata.