La tragedia dell'alluvione che ha colpito la Spagna continua a far tremare il paese, con un bilancio attuale di 217 morti, di cui 214 nella provincia di Valencia. Gli sforzi dei soccorritori si concentrano ora sui parcheggi sotterranei allagati, sollevando speranze ma anche molte domande. Già circolano notizie allarmanti sui social media riguardo a centinaia di possibili vittime, ma il portavoce della polizia nazionale, Ricardo Gutierrez, ha fatto sapere che non sono state trovate vittime dopo aver ispezionato 50 veicoli nel parcheggio del centro commerciale Bonaire di Aldaia.

Tuttavia, il numero esatto dei dispersi rimane indefinito. Nonostante siano passati diversi giorni dall'evento catastrofico, il governo non ha fornito stime chiare su quanti siano coloro che risultano scomparsi. Si stima che oltre 100.000 veicoli siano bloccati lungo le strade della regione, una situazione che evidenzia la gravità della calamità naturale che ha colpito Valencia.

Il ministro dell'Interno, Fernando Grande Marlaska, ha dichiarato che determinare il numero dei dispersi è complicato. I rapporti di denunce di persone scomparse e difficoltà di comunicazione rendono la situazione ancora più complessa. Il generale Javier Marcos, dell'Unità di emergenza dell'esercito, ha inoltre segnalato che è stato allestito un obitorio con capacità per 400 morti, in preparazione per il peggio.

Nel frattempo, la situazione nei parcheggi sotterranei è delicata. Le operazioni di soccorso, coordinate da militari e supportate da droni, kayak e sommozzatori, sono in corso nel garage del centro commerciale Bonaire. Attualmente, ci sono ancora 1,5 metri d'acqua nel parcheggio, che potrebbe contenere fino a 5.700 veicoli, ma per fortuna non era completamente occupato. Il sindaco di Aldaia, Guillermo Lujan, ha espresso la volontà di ridimensionare le informazioni allarmistiche sulla tragedia. La comunità è nello stato d'animo di grande preoccupazione: sei vittime sono state confermate nel comune e molte famiglie hanno perso le loro abitazioni. Un appello alla solidarietà e alla rapida ricostruzione è più urgente che mai. Se da un lato ci sono speranze, dall'altro resta un’atmosfera di forte incertezza, mentre i soccorritori continuano a combattere contro il tempo e le avverse condizioni meteo.