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USA, una giornata di protesta contro Trump: eventi in arrivo in tutto il Paese

2025-04-05

Autore: Francesco

Il malcontento nei confronti delle politiche di Trump è palpabile. Con il motto "Giù le mani!", cittadini americani colpiti da profonde trasformazioni politiche, economiche e sociali si preparano a scendere in piazza.

Organizzazioni di sinistra stimano che oltre 500.000 persone parteciperanno a manifestazioni a Washington DC, in Florida e in molti altri Stati, per opporsi in particolare all'"autoritarismo e al programma dei miliardari" di Donald Trump.

MoveOn, una delle principali organizzazioni dietro l'organizzazione della protesta, ha rivelato che sono previsti oltre mille eventi in tutto il Paese, sostenuti anche da sindacati, gruppi ambientalisti e altre associazioni progressiste.

Fino ad ora, ci sono state quasi 250.000 iscrizioni per le manifestazioni, principalmente contro le politiche di Trump in merito ai sussidi della previdenza sociale, ai licenziamenti nel settore pubblico, alla protezione dei consumatori, alle politiche anti-immigrazione e ai diritti delle persone transgender.

Inoltre, si manifesterà anche contro l'influenza di Elon Musk nel governo federale.

L'evento clou della giornata sarà al National Mall di Washington DC

Dove alcuni membri del Congresso, tra cui i Democratici Jamie Raskin, Maxwell Frost e Ilhan Omar, parleranno alla folla. "Questa è una mobilitazione nazionale per fermare l'assalto più sfacciato alla democrazia moderna", affermano gli organizzatori.

"Trump, Musk e gli altri miliardari stanno orchestrando una vera e propria invasione dei nostri diritti e delle nostre libertà fondamentali", aggiungono con preoccupazione.

Le proteste sono state accelerate anche dal recente crollo del mercato azionario, che è avvenuto in concomitanza con l'annuncio dei dazi "reciproci" da parte di Trump.

Secondo un sondaggio Reuters, il tasso di approvazione del presidente è sceso al 43%, il livello più basso dall'inizio del suo mandato.

NOTIZIE ALLARMANTI

Il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, potrebbe dimettersi a causa delle drastiche misure economiche di Trump. In un'intervista a MSNBC, la collaboratrice Stephanie Ruhle ha rivelato che Bessent sta cercando di allontanarsi dalla presidenza, poiché la sua credibilità è in crisi e il presidente non lo considera un alleato fidato.

Allarmanti avvertimenti sono stati lanciati anche da Ted Cruz, il senatore repubblicano del Texas, che ha avvisato di un possibile "bagno di sangue" per il Partito Repubblicano nelle elezioni di Midterm del 2026 se i dazi di Trump generassero una recessione.

Cruz ha descritto l'eventualità di una guerra commerciale prolungata come terribile per l'economia statunitense, e le sue affermazioni stanno alimentando ulteriori preoccupazioni tra i membri del suo stesso partito.