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Usa, allerta per i turisti europei: arresti e espulsioni in aumento, ecco perché

2025-03-24

Autore: Maria

Negli Stati Uniti, le storie allarmanti di europei e canadesi trattenuti e interrogati al loro arrivo continuano a emergere, anche quando i documenti sono in regola. Gli agenti dell'Immigrazione negli aeroporti statunitensi stanno intensificando i controlli, portando a espulsioni che in alcuni casi avvengono dopo settimane di detenzione. I governi di Paesi come Gran Bretagna e Germania hanno recentemente emesso avvisi, raccomandando ai propri cittadini di prestare attenzione alle "violenze delle regole" al momento della loro entrata negli Usa.

Un'illustre recente vicenda ha visto un’attrice canadese arrestata e detenuta in condizioni disumane al confine, simbolo di un trend crescente. Addirittura, si stima che il flusso turistico verso gli Stati Uniti potrebbe diminuire del 9% entro il 2025, secondo le analisi di Tourism Economics. Questo cambiamento è attribuito alla controproducente retorica e alle politiche dell'amministrazione Trump sui dazi e sull'immigrazione.

Noor Zafar, legale esperto in immigrazione dell'American Civil Liberties Union, ha sottolineato l'importanza per i viaggiatori di conoscere i propri diritti e i poteri che gli agenti di confine esercitano. I funzionari della Customs and Border Protection, noto come ICE, possono autorizzare o negare l'ingresso nel Paese anche se il viaggiatore ha un visto valido. A coloro che possiedono una green card, il permesso di soggiorno permanente, viene garantita una maggiore protezione, poiché la revoca deve passare per un giudice.

Zafar raccomanda a tutti i viaggiatori non cittadini di portare con sé il contatto di un avvocato di immigrazione in caso di detenzione. È importante mettere in evidenza che i cittadini statunitensi e i possessori di green card sono tenuti a rispondere solo a domande relative alla loro identità, mentre i cittadini stranieri, anche con visto, rischiano di essere respinti se si rifiutano di fornire informazioni.

Inoltre, i viaggiatori devono essere consapevoli che i loro dispositivi elettronici, come computer e smartphone, potrebbero essere sottoposti a controlli. Questo è diventato evidente nel caso di uno scienziato francese bloccato a Houston e poi rimandato in Francia perché nel suo cellulare sono stati scoperti messaggi critici nei confronti di Trump.

Il sito ufficiale dell'ICE precisa che, benché la maggior parte dei viaggiatori non venga sottoposta a controlli elettronici (meno dello 0,01% nel 2024), è comunque possibile che questo accada. In caso di rifiuto di un controllo, l’accesso negli Usa potrebbe essere negato. I controlli possono essere di natura basilare, limitandosi alla visione dei dispositivi, oppure avanzati, con accesso diretto ai file. Questo richiede un “ragionevole sospetto” da parte dell'agente e l'autorizzazione di un superiore.

Conclusivamente, in caso di fermo al confine, Zafar consiglia di seguire attentamente le istruzioni degli agenti e di contattare un avvocato il prima possibile. Questo scenario sta destando preoccupazione tra i turisti e potrebbe avere ripercussioni significative sul turismo verso gli Stati Uniti, con viaggiatori sempre più consapevoli dei rischi che corrono.