L'Università del Sussex è stata multata con un'importante sanzione di 700mila euro per non aver tutelato la libertà di parola di una delle sue docenti, la professoressa che ha sollevato un acceso dibattito sulla distinzione tra sesso biologico e identità di genere.

La docente, dopo aver espresso le sue opinioni, ha subito minacce di morte che l'hanno costretta a dimettersi.

Questo caso solleva interrogativi critici sulla libertà di espressione nel contesto accademico, evidenziando le sfide che affrontano coloro che esprimono idee controverse.

La multa è stata imposta dopo che un'inchiesta ha rivelato come l'Università non abbia preso provvedimenti adeguati per proteggere i diritti della professoressa, in un periodo in cui il dibattito sul genere è particolarmente acceso.

Gli esperti avvertono che la libertà di parola nelle università deve essere difesa per garantire un'ambiente di apprendimento aperto e inclusivo.